Era in carcere, in attesa di Giudizio dallo scorso 21 aprile. Il collegio penale del Tribunale di Enna aveva rigettato l’istanza di scarcerazione del suo avvocato per motivi di salute. Lo hanno ritrovato senza vita, impiccato nella sua cella durante la notte tra il 6 e il 7 marzo. Il difensore del 53enne aveva motivato l’istanza parlando di incompatibilità delle condizioni di salute con il regime carcerario, perché viveva una condizione di disagio psicologico.
Il collegio penale aveva richiesto la copia del diario clinico dell’uomo e una valutazione della Direzione Sanitaria del carcere di Terni venerdì scorso. Solo dopo avrebbe valutato l’eventuale scarcerazione o la modifica delle condizioni carcerarie. Ai fini della valutazione, aveva chiesto al difensore di inviare i certificati medici allegati all’istanza alla Direzione Sanitaria.
Il 53enne era stato arrestato nell’ambito dell’operazione Caput Silente della Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanisetta. Le indagini avevano portato all’arresto di 30 persone con le accuse di a vario titolo associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, danneggiamenti e traffico di stupefacenti. Stando alle indagini, il gruppo operava nella zona di Enna, tra Leonforte ed Assoro.