sabato, 20 Aprile 2024

“Hai visto video di sesso con bambini”: finto poliziotto cerca di estorcere denaro via mail

Si spacciava come dipendente del Dipartimento di Polizia Postale per estorcere denaro, inviando mail con minacce quali la pubblicazione del fascicolo giudiziario sui giornali. Caccia aperta al finto poliziotto.

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La posta elettronica è ormai tra gli strumenti più utilizzati da soggetti malintenzionati. Sta girando da un po’ di tempo una mail di provvedimenti di sequestro informatico per reati in materia di pornografia minorile, da parte di soggetti che si presentano come poliziotti; giocando sulla paura delle vittime, riescono ad estorcere centinaia di euro. È quello che è accaduto a un 55enne di Assisi a cui è arrivato un messaggio da parte di un presunto Sostituto Commissario della Polizia di Stato.

Il truffatore, spacciandosi come dipendente del Dipartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni, informava il mal capitato di aver commesso un reato nel momento in cui aveva visualizzato un sito con immagini pedopornografiche, e lo invitava a inviare una mail, entro 72 ore, con le giustificazioni per poi valutare le sanzioni da applicare, pena una denuncia all’Autorità Giudiziaria e il conseguente arresto. La mail proseguiva con altre minacce: qualora il 55enne non avesse rispettato i tempi indicati, il falso poliziotto avrebbe proceduto alla pubblicazione del fascicolo giudiziario sui giornali, coinvolto le associazioni per la lotta alla pedofilia, fatto registrare il suo nome come molestatore sessuale in tutte le amministrazioni europee e nel Registro nazionale dei reati sessuali, e infine informato la famiglia.

L’uomo, spaventato da queste minacce ma anche insospettito dalla mail, si è rivolto al Commissariato di Assisi per sporgere denuncia. Gli agenti, però, hanno immediatamente capito che si trattava di un tentativo di truffa, in quanto la Polizia non utilizza mail per comunicare ai destinatari di essere indagati, né chiedono o richiedono giustificazioni e pagamenti di sanzioni tramite internet. Così sono riusciti a tranquillizzare l’uomo, invitandolo a ricontattare immediatamente le Forza dell’Ordine in caso di dubbi.

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