venerdì, 19 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, terminati i colloqui. Zelensky firma richiesta di entrare nella Ue. Telefonata Macron-Puntin

A Kharviv si contano decine di morti sotto i razzi russi. Putin parla a telefono con Macron e conferma di non volersi fermare fino a che non denazificherà l'Ucraina. Attesa alle 20:30 una videocall tra Draghi, Sholz, von der Layen e Macron per fare il punto della situazione.

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Mentre il mondo freme in attesa di sapere cosa si sia deciso e cosa ci sia da aspettarsi da oggi dopo il negoziato appena concluso tra la delegazione russa e ucraina nella regione di Gomel, sul confine bielorusso, il sangue continua a scorrere a Kharviv, sotto i razzi russi. “Decine di civili sono stati uccisi e centinaia di altri feriti durante i pesanti bombardamenti russi della città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale. Le truppe di Mosca hanno bombardato le aree residenziali con missili Grad”, queste le parole di Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli Interni di Kiev. “Il mondo intero deve vedere questo orrore! Morte agli occupanti“, ha così concluso il politico.

Gli ucraini stanno dimostrando di essere un popolo resiliente e con una forza militare sorprendente che supera di gran lunga ogni aspettativa, basti pensare che quei 13 soldati ucraini dati per morti fino a ieri sull’Isola dei serpenti nel Mar Nero, sono in realtà vivi e attualmente prigionieri dell’esercito russo. Tuttavia sembra che Mosca abbia più di un asso nella manica. Il The Times fa sapere che circa 400 mercenari russi della compagnia militare privata Wagner Group sembrerebbe siano entrati a Kiev, con l’obiettivo di assassinare Zelensky. Il presidente ucraino ha firmato la richiesta di adesione alla Ue, sostenuta apertamente da Ursula von der Leyen.

Putin a Macron: “Stop al conflitto quando denazificheremo l’Ucraina”

Putin ha parlato a telefono con Macron, ribadendo che non fermerà il conflitto fino a che non si affermerà la sovranità russa sulla Crimea, demilitarizzando e denazificando l’intera Ucraina. Il presidente russo ha dichiarato di essere disposto a “sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni“, preservando le aree residenziali e le strade ucraine. Macron ha comunicato al suo omologo russo di voler “rimanere in contatto nei prossimi giorni”. Putin ha risposto di essere disposto a mantenere i contatti con l’Eliseo e ha aggiunto che bloccherà l’avanzata delle sue forze armate “quando Kiev avrà assunto uno status neutrale”.

In serata video-call tra Draghi, Sholz, von der Layen e Macron

Mentre l’Italia e gli Stati Uniti invitano i propri connazionali ancora in Ucraina a far ritorno in patria, è attesa per stasera alle 20:30 una videochiamata tra Draghi, Sholz, von der Layen e Macron. I leader europei si sentiranno ad ora di cena per poter fare il punto del conflitto Russia-Ucraina. Il premier italiano nel pomeriggio ha partecipato sempre in videochiamata anche al vertice con gli alleati e la Nato.

Cina, sì alla cooperazione commerciale con la Russia

La Cina si oppone alle sanzioni unilaterali illegali e continuerà a svolgere la normale cooperazione commerciale con la Russia, nonostante gli Usa e i Paesi alleati abbiano concordato nella rimozione selettiva delle banche russe dal sistema Swift. “Cina e Russia continueranno a svolgere la normale cooperazione commerciale nello spirito del rispetto reciproco, dell’uguaglianza e del reciproco vantaggio”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin. “La Cina si oppone all’uso delle sanzioni per risolvere i problemi ed è ancor più contraria alle sanzioni unilaterali che non hanno basi nel diritto internazionale”, ha così concluso.

La Bielorussia da che parte sta?

Il ruolo della Bielorussia in questo conflitto continua a non essere chiaro, in quanto se da un lato dimostra di essere terra pronta ad ospitare la mediazione, dall’altro il media ucraino, Kyiv independent, fa sapere che l’entrata in guerra della Bielorussia potrebbe avvenire “nel giro di ore”. Alcuni giornalisti del posto riferiscono che siano stati viste al confine code di carri armati bielorussi, pronti a combattere con Mosca. D’altronde, proprio nelle scorse ore è passato in Bielorussia un referendum costituzionale che permetterebbe alla Russia di posizionare armi nucleari nel loro Paese, senza però sferrare attacchi sul territorio.

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