venerdì, 26 Aprile 2024

Crisi Ucraina, la Russia bandita da Eurovision 2022: la decisione è ufficiale

È ufficiale, nessun cantante russo potrà partecipare all'edizione di quest'anno dell'Eurovision Song Contest! La Russia è stata stata bandita dal partecipare all'Eurovision Song Contest, la competizione canora a livello europeo che si terrà quest'anno a Torino, notizia comunicata dall' European Broadcasting Union (EBU) che produce l'evento

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È ufficiale, nessun cantante russo potrà partecipare all’edizione di quest’anno dell’Eurovision Song Contest! La Russia è stata stata bandita dal partecipare all’Eurovision Song Contest, la competizione canora a livello europeo che si terrà quest’anno a Torino, notizia comunicata dall’ European Broadcasting Union (EBU) che produce l’evento.

La richiesta era stata fatta dalla tv di stato ucraina, in un primo momento negata, che aveva chiesto agli organizzatori della manifestazione internazionale di squalificare la Russia: “Vorremmo sottolineare che l’Eurovision Song Contest è stato creato dopo la seconda guerra mondiale per unire l’Europa. In considerazione di ciò, la partecipazione della Russia come aggressore e violatore del diritto internazionale all’Eurovision di quest’anno mina l’idea stessa della competizione. Si prega di notare che la partecipazione della Russia al concorso di quest’anno è fornita dalla compagnia televisiva e radiofonica statale tutta russa, che è uno strumento del potere del Cremlino nella guerra dell’informazione contro l’Ucraina e viola costantemente gli standard giornalistici alla base delle trasmissioni pubbliche. L’esclusione della Russia da questo evento canoro su larga scala sarà una potente risposta da parte della comunità internazionale delle emittenti pubbliche alle inaccettabili azioni aggressive e illegali della Federazione Russa e il sostegno alla politica di aggressione ostile delle emittenti statali del paese”.

Dopo una lunga consultazione l’Ebu, un’organizzazione apolitica di emittenti impegnate a sostenere i valori del servizio pubblico radiotelevisivo, ha annunciato: “Rimaniamo impegnati a proteggere i valori di una competizione culturale che promuove lo scambio e la comprensione internazionale, riunisce il pubblico, celebra la diversità attraverso la musica e unisce l’Europa su un unico palco”.

Inizialmente l’Ebu aveva risposto: “L’Eurovision Song Contest è un evento culturale non politico che unisce i paesi e celebra le differenze attraverso la musica”. Poi come si è visto tutto è cambiato quando l’appello dell’Ucraina è diventato virale con l’hashtag #Eurovision without Russia, che è stato condiviso da molti media europei: “Vorremmo sottolineare che l’Eurovision Song Contest è stato creato dopo la seconda guerra mondiale per unire l’Europa. In considerazione di ciò, la partecipazione della Russia come aggressore e violatore del diritto internazionale all’Eurovision di quest’anno mina l’idea stessa della competizione…”.

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