venerdì, 19 Aprile 2024

Vendono sui social merce contraffatta, 67 denunce in tutta Italia: per ognuno fino a mille euro al mese

Tra i denunciati ci sono operai, casalinghe, commesse e disoccupati, sono 67 i soggetti individuati e denunciati. Vendevano la merce ad un terzo del prezzo ufficiale di mercato.

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Si chiama “Fake shop” è l’operazione avviata la scorsa estate dalla Guardia di Finanza di Livorno che ha permesso di smascherare un business tutto online di merce contraffatta. Denunciati ben 67 italiani, tra cui 24 del posto. Sono state perquisite le loro abitazioni e sequestrati tutti i capi abusivi, ben 10mila articoli contraffatti di brand molto noti come Vuitton, Gucci, Chanel. Sequestrata anche una stampante a sublimazione e una pressa a caldo per imprimere i loghi su prodotti e tessuti.

Pare che il compito dei 24 livornesi, identificati dopo il monitoraggio di alcune pagine web, fosse quello di promuovere e vendere soltanto sui social i prodotti contraffatti per migliaia di acquirenti; inoltre, avevano anche creato un’efficace rete di contatti con altri soggetti sparsi per l’Italia. Le Fiamme Gialle dopo accurate ricerche hanno individuato altri 43 complici, poi indagati, di cui 33 residenti in Campania, 2 in Puglia e 8 tra Lazio e Lombardia, il loro ruolo pare fosse quello di produzione e/o dell’approvvigionamento della merce illecita.

Tra i denunciati ci sono operai, casalinghe, commesse e disoccupati che durante la pandemia avrebbero deciso di aprire questo business, forse anche spinti dalle difficoltà economiche, riuscendo così ad avere un tornaconto in denaro che ammonterebbe a 800mila euro (circa 1000 euro mensili per ciascuno), rigorosamente caricati su carte prepagate. L’analisi dei cellulari e pc sequestrati ha permesso ai militari di ricostruire alcuni passaggi: la merce veniva prodotta maggiormente in Campania e in Turchia, era di ottima fattura e con packaging serigrafato, così simile all’originale che molti acquirenti incauti sono caduti in questa trappola acquistando il prodotto, nonostante il prezzo fosse irrisorio e pari ad un terzo del prezzo ufficiale di mercato. I 67 soggetti coinvolti dovranno rispondere, in base ai reati commessi, di produzione, importazione e commercio di prodotti contraffatti e di ricettazione.

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