sabato, 20 Aprile 2024

Direzione PD, Letta come Rocky: “Alle politiche 2023 con gli occhi della tigre”

"Alle prossime elezioni dobbiamo arrivarci con la voglia di vincere, e non con l'istinto di sopravvivere", ha detto il segretario democratico durante la Direzione del partito tenutasi ieri pomeriggio.

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Sostegno a Draghi, riforme e nuove iniziative. Enrico Letta, nella Direzione di ieri, ha fissato i punti cardine nella strategia del suo partito per i prossimi mesi. Una linea e un indirizzo precisi, in vista delle prossime elezioni politiche del 2023.

Sostegno a Draghi e affondo sulla Lega

“UnitĂ  e sobrietĂ  sono state le chiavi che ci hanno permesso di rieleggere il politico piĂą politico di tutti. Questo risultato ci carica di responsabilitĂ , per l’oggi e per il domani. – ha detto Letta – Per l’oggi, a sostegno di Draghi e di questa maggioranza, irripetibile e faticosa, ma in grado di offrire importanti risultati al nostro Paese. Noi chiediamo, in primis, serietĂ  e responsabilitĂ  da parte di tutti. Mi ha colpito molto quello che è successo l’altro giorno. La Lega, come se nulla fosse, ha votato fuori dalla logica di maggioranza e contro il parere del Governo. Serve uno sforzo comune per rendere efficace il lavoro che abbiamo chiesto al premier Draghi. Delega fiscale, concorrenza e appalti sono le nostre prioritĂ . Condizioni necessarie per ottenere i soldi del Pnrr. Soldi che non possono e non devono tardare ad arrivare per colpa del Parlamento. Poi c’è il salario minimo: è un tema che divide, ne sono consapevole. Ma è fondamentale per il nostro futuro. Una questione che vogliamo affrontare senza alcuna superficialitĂ ”.

Referendum: no a Severino e misure cautelari

Letta schiera nettamente il PD: no deciso all’abrogazione della legge Severino e alla limitazione delle misure cautelari. Per gli altri tre quesiti, invece, il segretario indica il Parlamento: “Questi tre referendum non ci vedono contrari, ma vanno affrontati all’interno del dibattito parlamentare. Da lì vogliamo che arrivino le risposte”. Torna, poi, a sollecitare l’approvazione della riforma riguardante i regolamenti parlamentari: “L’attuale legge elettorale è la peggiore di sempre. Se ci sono le condizioni, siamo pronti a sederci al tavolo per discuterne. Ma non possiamo farlo da soli, devono essere disponibili anche gli altri”.

Amministrative, Festa dell’UnitĂ  e M5S

“La cosa piĂą importante è andare a vincere le politiche del 2023 – afferma il segretario -. Un prologo importante lo avremo nelle amministrative di primavera. Boccia sta lavorando per allargare la coalizione, si sta facendo un lavoro di cucitura in tutta Italia. Anche la festa nazionale dell’unitĂ  verrĂ  declinata in questo senso. La faremo a Palermo, per dare alla Sicilia un chiaro segnale del nostro impegno in vista delle amministrative e delle regionali”. Breve inciso anche sull’alleanza con il Movimento 5 stelle: “Il nostro rapporto dura e durerĂ ”.

Alle politiche 2023 con gli occhi della tigre

“Alle prossime elezioni politiche dobbiamo arrivarci con la voglia di vincere, e non con l’istinto di sopravvivere”. Letta sprona la Direzione sul traguardo del prossimo anno. “Bisogna convincersi che questo arco di forze progressiste, ecologiste e democratiche può diventare il piĂą ampio possibile. Da parte nostra, tenteremo fino in fondo di perseguire la strada dei diritti. Ci batteremo con forza sul tema del DDL Zan e su quello della cittadinanza. Guiderò questo schieramento come fa un allenatore con la sua squadra. Sceglierò i giocatori se vedrò nel loro sguardo gli occhi della tigre, altrimenti andranno in panchina”. Poi cita Rocky, riprendendo le parole di Apollo Creed al suo avversario: “Quando combattevamo tu avevi gli occhi di una tigre. Eri feroce, e devi farti tornare quegli occhi”.

AgorĂ  democratiche e “Sassoli Camp”

Conclude facendo il punto sulle iniziative in programma per i prossimi mesi. “In estate faremo una sintesi delle proposte uscite dalle AgorĂ  democratiche, e lo faremo con un’iniziativa denominata “Sassoli Camp”. Si tratta di dieci campi in tutta Italia in cui, per alcuni giorni, mille democratici e democratiche, singoli cittadini o militanti, iscritti o meno ad un partito, si incontreranno per discutere di svariati temi. Un lavoro di costruzione e di democrazia partecipativa, a cui stiamo lavorando da diverso tempo”.

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