giovedì, 25 Aprile 2024

Università, sì al “semestre bonus”: approvato emendamento al Milleproroghe. Esultano le associazioni studentesche

La Commissione da l'ok alla proroga dell'anno accademico. Udu: "Vittoria fondamentale, ora tocca agli atenei".

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La Camera approva la proroga dell’anno accademico per tutti gli atenei della penisola. La data scadenza per laurearsi non sarà più al 30 aprile, ma al 15 giugno. La misura, contenuta fra gli emendamenti del decreto Milleproroghe, è stata richiesta a gran voce dai sindacati degli studenti. Negli ultimi due anni sono stati numerosi gli effetti che la situazione pandemica ha avuto sul mondo universitario e poche, invece, le misure in tutela degli studenti. Anni di incertezza e confusione, fra lezioni ed esami ora online ora in presenza, linee guida in continua evoluzione, modalità didattiche e di verifica delle competenze sempre diverse.

Il Covid-19 ha messo a dura prova molti giovani anche dal punto di vista economico: in tanti sono stati costretti a barcamenarsi fra studio e lavoro, nel tentativo di pesare meno su nuclei familiari piegati dalle conseguenze economiche delle restrizioni e chiusure attuate per far fronte ai contagi. Una situazione che, ovviamente, ha avuto inevitabili conseguenze sui percorsi accademici di quegli studenti con limitate possibilità economiche. La proroga, meglio nota come “semestre bonus”, era già stata approvata per gli anni 2020 e 2021 e nuovamente richiesta dai sindacati studenteschi anche per l’annualità corrente.

«Abbiamo ottenuto la proroga dell’anno accademico, una vittoria fondamentale e un primo passo per la tutela di studentesse e studenti. Ora spetterà ai singoli Atenei adempiere ai provvedimenti connessi alla proroga e istituire quindi sedute di laurea aggiuntive.» ha dichiarato Giovanni Sotgiu, coordinatore nazione di Udu-Unione degli Universitari. «È già a partire dal CNSU che abbiamo palesato l’esigenza di tutelare studentesse e studenti anche quest’anno. Le conseguenze dell’emergenza epidemiologica infatti, hanno avuto un grosso impatto sulle nostre vite e posto enormi ostacoli lungo il nostro percorso accademico. Non sempre gli indirizzi e le decisioni Ministero e degli Atenei sono state in linea con le esigenze delle studentesse e degli studenti. È necessario -ha concluso Sotgiu- continuare a lottare per garantire il diritto allo studio a tutte e a tutti, assieme a una didattica di qualità e un’università gratuita!».

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