giovedì, 28 Marzo 2024

Scuola, studenti contro il programma scuola-lavoro: 40 manifestazioni in tutta Italia

Tornano in piazza gli studenti per manifestare contro l'alternanza scuola-lavoro: è uno sfruttamento. Chiedono l'eliminazione del programma e le dimissioni del Ministro dell'Istruzione.

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Gli studenti scendono di nuovo in piazza per far sentire la loro voce contro “lo sfruttamento in alternanza scuola-lavoro”, previste 40 manifestazioni da Nord a Sud. “Non si può morire di scuola” è lo slogan che campeggia su molti striscioni in ricordo di Giuseppe e Lorenzo, morti proprio durante gli stage. Questa di oggi, venerdì 18 febbraio, è la terza mobilitazione nazionale in poche settimane, dopo quella per la morte dello studente di 18 anni schiacciato da una trave d’acciaio durante uno stage in provincia di Udine, e il corteo contro le nuove modalità del prossimo esame di maturità. Gli studenti chiedono anche le dimissioni del ministro dell’Istruzione Bianchi e del ministro dell’Interno Lamorgese, ritenuta responsabile degli scontri a Torino avvenuti durante il corteo di fine gennaio.

Si registrano i primi scontri. A Napoli, in segno di protesta, tre studenti si sono versati addosso della vernice rossa davanti alla sede regionale del Pd della Campania e appeso uno striscione “Le vostre mani sono sporche del nostro sangue”; a Milano in Piazza affari i manifestanti hanno acceso fumogeni e srotolato striscioni con scritto “recovery school”. A Torino si registrano tensioni tra gli studenti e le forza dell’ordine, dopo il lancio di uova contro una palazzina e il tentativo di entrare nella sede di Confindustria forzando il cancello d’ingresso. A Palermo, gli studenti hanno protestato anche per chiedere alla Regione di “annullare un accordo tra l’ufficio scolastico regionale e l’esercito per far svolgere le ore di alternanza scuola-lavoro dentro le caserme”.

Al via oggi a Roma anche gli Stati generali della Scuola pubblica, organizzati dall’Unione degli Studenti, per discutere sul futuro della scuola e cercare di scrivere una riforma della scuola pubblica partendo da chi la vive tutti i giorni; lunedì gli studenti saranno in audizione in Commissione Cultura alla Camera.

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