giovedì, 18 Aprile 2024

Caserta, maltrattamenti all’asilo. Le maestre: “Costrette a turni massacranti”

Le maestre accusate di aver maltrattato i bimbi della Scuola paritaria Piccole Pesti di Casapulla avrebbero ammesso le proprie responsabilità davanti al Giudice.

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Mia figlia diceva di non voler andare a scuola perché la maestra le dava le botte in testa. Forse sarà un capriccio, pensavo“. Parole di alcuni genitori che, a distanza di poche settimane dai tristi racconti dei figli, sono affranti, logorati dal rimpianto di non averli ascoltati abbastanza, di non aver captato nell’immediato il loro grido di aiuto. Bambini umiliati, spintonati, mortificati, stando alle accuse, la cui unica “colpa” era quella di voler trovare nella Scuola paritaria “Piccole Pesti” di Casapulla, nel Casertano, un ambiente familiare sicuro e tranquillo in cui poter apprendere, divertirsi e socializzare. Al centro delle indagini due insegnanti e la Dirigente scolastica, immortalate dalle immagini dei filmati registrate dalle telecamere, corroborate dalle intercettazioni telefoniche e ambientali.

Durante l’interrogatorio, la Preside, assistita dal suo legale Treppiccione, si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere. Le due insegnanti, invece, avrebbero comunicato al Giudice responsabile delle indagini preliminari Alessandra Grammatica, di “essere state sottoposte a turni di lavoro massacranti, anche di dieci ore e di essere pagate 2,5 euro all’ora, riducendo la loro capacità di controllo“. Dichiarazioni agghiaccianti che andrebbero a confermare la scarsa capacità gestionale dell’Istituto. Nel frattempo, i genitori degli alunni coinvolti si dichiarano pronti per costituirsi contro la Preside e le due maestre. Ogni elemento o testimonianza forniti sarà di fondamentale importanza per risalire a tutta la verità.

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