martedì, 23 Aprile 2024

Caro benzina, continua la corsa dei prezzi. Qualche gestore “ci prova”: a Monza irregolarità in 11 distributori

Le indagini della Guardia di Finanza hanno scovato delle irregolarità per alcuni distributori stradali di carburante. La corsa dei prezzi intanto non accenna a rallentare.

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Il costo dei carburanti non accenna a rallentare la sua corsa. I dati dell’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico vedono la media della benzina self service a 1,834 euro/litro, il diesel a 1,710 euro/litro, il gpl a 0,818 euro/litro, il metano servito a 1,772 euro/litro. Sulle autostrade, invece, per il self service la benzina è a 1,917 euro/litro; invece schizza il prezzo per il servito che arriva fino a 2,134 euro/litro.

Nonostante questo forte aumento, c’è chi cerca di “raggirare” il sistema e infrangere la legge che, inevitabilmente, ricade sulle spalle della povera gente. Infatti, la Guardia di Finanza di Monza ha scovato numerosi distributori stradali di prodotti petroliferi classificati come profili di rischio tenendo presente la normativa di settore. La GdF ha svolto delle indagini mirate ed accurate già da tempo, soprattutto per quanto riguarda l’aumento dei prezzi con l’avvento della pandemia che ha influito notevolmente sull’economia del Paese. Nonostante questo, alcuni gestori di stazioni di servizio, dopo le dovute indagini, sono risultati inadempienti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per aver omesso la comunicazione dei prezzi praticati per ogni tipo di carburante commercializzato.

Le sanzioni ammontano a 57mila euro per 11 violazioni; in 6 casi è stata accertata la mancata osservazione della cadenza obbligatoria degli otto giorni solari previsti, in 5 è prolungata nel tempo. Per 3 gestori di stazioni di servizio la violazione è in materia di “pubblicità”, perché non hanno reso visibile, dalla carreggiata stradale, i prezzi del carburante; le sanzioni ammontano a circa 3mila euro. Le indagini svolte incrociando la correttezza degli adempimenti previdenziali ed assistenziali in capo al “datore di lavoro” hanno pizzicato 2 impiegati che stavano lavorando contemporaneamente per due distinti impianti senza essere, quindi, regolarmente assunti; sono stati sanzionati per le irregolarità lavoristiche.

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