sabato, 20 Aprile 2024

San Valentino a forma di libro: regala e regalati una storia d’amore

Da non perdere

Non abbandonarti ai soliti cioccolatini e fiori, regala e regalati una storia d’amore di altri tempi, indimenticabile o strappa lacrime. Quest’anno l’amore ha la forma di un libro, ecco alcune proposte da non perdere.

“Namiko e i giardini di Kyoto” di Andreas Séché

Quando un giornalista tedesco di ventinove anni si reca in Giappone per un reportage sull’arte dei giardini, non può certo prevedere che questo viaggio cambierà la sua vita per sempre. Nel corso delle sue passeggiate nei giardini di Kyoto incontra infatti la misteriosa e sensibile studentessa Namiko, custode di un rapporto intimo con la natura, e ne rimane immediatamente affascinato. Ascoltandola ripercorrere l’arte millenaria che rende questi giardini spazi di meditazione e armonia, si rende conto che la donna sussurra e che il tono sommesso della sua voce regala alle parole un’intensità e un significato del tutto nuovi, in grado di toccare le corde più profonde dell’anima.

Namiko sussurra non solo con le parole, ma anche con i gesti, lo sguardo e il tatto. Per il giornalista è solo il primo passo di un lungo viaggio, dentro una cultura celata nei caratteri della scrittura e nei tradizionali kúanche il protagonista inizierà a comprendere con l’aiuto del padre di Namiko. Finché una notte, seduto al fianco della giovane donna nel “giardino dei sospiri alla luna” ad ascoltare la melodia di un flauto tradizionale, si troverà a dover prendere una decisione difficile e da cui non potrà tornare indietro.

Attraverso una storia d’amore unica e commovente che mette a confronto la mentalità occidentale con quella orientale, questo romanzo esplora l’eterno dilemma tra ragione e cuore, tra avere ed essere, trovando una risposta nella poesia.

“L’ultima lettera d’amore” di Jojo Moyes

Londra, 2003. Una giovane giornalista di nome Ellie conduce noiose ricerche d’archivio a caccia di una bella storia, ma dubita fortemente di riuscire a scovare qualcosa di interessante che le eviti il licenziamento.

Si sbaglia: all’improvviso si imbatte infatti in una lettera del 1960, scritta da un uomo che chiede alla sua amante di lasciare il marito e partire con lui. Con sua stessa sorpresa, Ellie viene subito catturata da quella lontana storia d’amore, nonostante a sua volta sia invischiata in una scomoda relazione con un uomo sposato.

O forse proprio per quello. Incuriosita, decide dunque di scoprire cosa ne è stato di quell’amore di un tempo andato.

Londra, 1960. Jennifer Stirling, vittima di un incidente automobilistico, si risveglia in una stanza d’ospedale. Non rammenta più nulla, non riconosce il marito, o gli amici, il suo passato sembra ormai irrimediabilmente perduto. E poi, quando torna in quella che le dicono sia la sua casa, trova una lettera nascosta in un libro, la lettera di qualcuno che non è suo marito. Lentamente inizia a ricordare l’amante per cui era disposta a rischiare tutto…

A decenni di distanza, le vicende di Ellie e Jennifer finiscono imprevedibilmente per intrecciarsi, in un romanzo ricco di emozioni e intessuto di vere lettere d’addio.

“Nonostante tutto” di Jordi Lafrebe

Un racconto perfetto, che sa raccontare i complessi incastri del cuore.

Inevitabile, ma impossibile. Divisi all’infinito, uniti all’orizzonte. Là dove due rette parallele finalmente si incontrano. Un giorno, forse, per sempre.

La vita va in una direzione precisa. Dalla A alla Z, dal principio alla fine. Questa storia invece va al contrario, dalla Z di Zeno, libraio, sognatore, eterno studente, alla A di Ana, sessantenne che ha fatto il sindaco del suo paese per una vita, e ora è pronta a cominciare a vivere davvero. Li incontriamo a inizio della storia che si ritrovano, dopo anni, emozionati come ragazzini. Li ritroviamo, alla fine del libro, che si incontrano per la prima volta, perché in questo libro di Jordi Lafebre i capitoli sono numerati da 20 a 1, e la storia d’amore di Ana e Zeno è raccontata in ordine inverso, ma se gli anni diminuiscono, man mano che la lettura procede le emozioni aumentano.

”La felicità delle piccole cose” di Caroline Vermalle

Parigi. La neve cade dolcemente sulla città, ammantando di bianco la Tour Eiffel, Notre-Dame e il Panthéon, come in una cartolina. Un uomo passeggia lungo la Senna diretto verso casa, un elegante palazzo sull’Île Saint-Louis. È Frédéric Solis, avvocato di successo con la passione per i quadri impressionisti. Affascinante, ricco e talentuoso, Frédéric sembra avere tutto quello che si può desiderare dalla vita.

Gli manca una famiglia, ma dopo essere stato abbandonato dal padre molti anni prima, ha preferito circondarsi di oggetti lussuosi e belle donne piuttosto che mettere ancora in gioco il suo cuore ferito. Fino a quando, un giorno, scopre di aver ricevuto una strana eredità, che consiste in una manciata di misteriosi biglietti e in un disegno che ha tutta l’aria di essere una mappa. Cosa nasconderanno quegli indizi? Convinto di essere sulle tracce di un quadro dimenticato di Monet, Frédéric decide di tentare di decifrare la mappa. Grazie all’aiuto della giovane e stralunata assistente Pétronille, inizia così un viaggio lungo i paesaggi innevati del Nord della Francia, tra i luoghi prediletti dai suoi amati impressionisti: Éragny, Vétheuil, il giardino di Monet, con una tappa d’obbligo al Musée d’Orsay. Di incontro in incontro, di sorpresa in sorpresa, torneranno a galla ricordi che Frédéric credeva di aver dimenticato, e un tesoro ben più prezioso di qualsiasi ricchezza.

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