venerdì, 19 Aprile 2024

Pechino 2022, il doping colpisce la russa Valieva: positiva a trimetazidina

Katerina Valieva, stella del pattinaggio russo, è risultata positiva alla trimetazidina. Il doping torna come uno spettro all'interno del Comitato Olimpico Russo, la premiazione del pattinaggio artistico è sospesa e Valieva rischia l'espulsione dalla gara individuale.

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Pochi giorni fa, una strabiliante prova di Kamila Valieva aveva condotto il Comitato Olimpico Russo (ROC) alla vittoria della medaglia d’oro a squadre. La 15enne librava in aria in maniera sontuosa, tanto da far registrare il primo salto quadruplo nella storia olimpica della disciplina. La 15enne brilla di luce propria, il talento è evidente ma l’ombra del doping si abbatte nuovamente sulla spedizione russa. La star del pattinaggio artistico è risultata positiva alla trimetazidina, un farmaco per il cuore vietato prima di Pechino 2022, secondo quanto hanno riferito i media russi. Ora, il ROC rischia di perdere l’oro a squadre e Kamila Valieva rischia di essere esclusa alla competizione individuale che inizierà martedì prossimo.

Perché la trimetazidina è vietata?

La trimetazidina è un agente metabolico prescritto per il trattamento di angina e vertigini L’Agenzia antidoping mondiale lo ha vietato perché va ad aumentare l’efficienza del flusso sanguigno e di conseguenza aumenta la resistenza. I test incriminati della pattinatrice 15enne vanno a sommarsi con una reputazione non proprio benigna nei confronti della Russia, dopo lo scandalo del doping di stato degli ultimi anni. Gli atleti russi, infatti, gareggiano ai Giochi invernali di Pechino 2022, come alle Olimpiadi  come Comitato olimpico russo (Roc) dopo che il Paese è stato bandito a causa di un massiccio schema antidoping sponsorizzato da Mosca ai Giochi Olimpici invernali di Sochi 2014.

Eteri Tutberize e la rivoluzione del pattinaggio russo

Eteri Tutberize è un’ex atleta e principale allenatrice della scuola di pattinaggio Sambo 70 di Mosca. Dalle Olimpiadi di Sochi 2014 ad oggi, le sue allieve sono salite nove volte sul podio mondiale e alle Olimpiadi di Pyeongchang 2018, Alina Zagitova ed Evgenia Medvedeva hanno vinto rispettivamente l’oro e l’argento. Atlete non ancora maggiorenni in grado di dominare nel pattinaggio artistico a livello internazionale, ma c’è da analizzare un’altra faccia della medaglia. Infatti, la maggior parte delle pattinatrici allieve della Tutberidze, non appena raggiunta la maggiore età inizia ad avere un calo di prestazioni. Per fare un esempio, Julia Lipnitskaya (medaglia d’oro a squadre a Sochi 2014), già nel 2015 all’età di 17anni decide di cambiare coach. Nel 2016, ha iniziato a soffrire di una serie di infortuni cronici che non le hanno permesso di continuare la sua carriera da pattinatrice. Nel 2017, a soli 19 anni, annuncia il suo ritiro dichiarando di aver anche sofferto per un lungo periodo di anoressia. Lo schema di Eteri Tutberize consiste nel far esplodere ragazzine in piena fase di pubertà fino a farle stremare. Un fenomeno che non preoccupa il ROC dato il bacino infinito di atlete a disposizione. Kamila Valieva può ancora cambiare strada, prendendo spunto da altre colleghe diventate stelle talmente accese da spegnersi dopo pochi anni. Il talento c’è e rimarrà, bisognerà capire solo quanto durerà.

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