martedì, 16 Aprile 2024

Canone Rai, amministratore delegato smentisce le voci: “Mai chiesto di aumentare”

"Certamente l'azienda avrebbe meno problemi se potesse ricevere l'intero ammontare o quasi della somma che pagano gli utenti". Così l'amministratore delegato in Commissione di Vigilanza.

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Il canone per la televisione italiana è il più basso d’Europa, 25 centesimi al giorno, 90 euro all’anno, di cui solo 77 sono destinate alla Rai. “Non ho mai chiesto di aumentarlo in alcuna sede di un solo euro” è quanto afferma l’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, in occasione della sua audizione in Commissione di Vigilanza: “Certamente l’azienda avrebbe meno problemi se potesse ricevere l’intero ammontare o quasi della somma che pagano gli utenti”.

La Rai metterà in campo nuove risorse a supporto dei programmi che intende far corrispondere a determinate esigenze. Investimenti che tuttavia dovranno essere adeguati alle risorse disponibili, considerando che parte di queste risorse verrà destinato a diverse piattaforme per raggiungere diversi target di pubblico, oltre alla rimodulazione dell’informazione regionale in diverse fasce orarie “per aumentare i vantaggi per gli utenti e a rispondere alla domanda di informazione regionale” continua Fuortes.

È stata abolita anche l’edizione notturna del Tgr, i quattro minuti dopo la mezzanotte che andavano in onda su Raitre. Le decisioni sono state di natura editoriale, ma anche di risparmio economico non dettate dall’azienda ma da un mancato accordo con il sindacato dei giornalisti che è venuto meno al confronto a detta dell’A.D. Rai che commenta così “la decisione di sopprimere l’edizione notturna si è resa necessaria anche per l’alto costo sopportato dal servizio pubblico senza che ne derivassero risultati in termini di ascolto tali da rendere utile e congruo l’impegno sostenuto”.

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