Paypal ha chiuso 4,5 milioni di account. Lo rivela la stessa azienda che si occupa di pagamenti online. La decisione è dovuta a una campagna di incentivi per aprire un account iniziata nel 2021. Infatti, chi creava un account otteneva fino a 10 dollari. L’azienda ha poi scoperto che milioni di account sono stati aperti da bot e ha chiuso i relativi account.
“Le campagne di incentivi possono essere bersagli per i malintenzionati che tentano di trarre vantaggio dalle offerte senza mai avere l’intenzione di usare un account legittimamente sulla nostra piattaforma“ spiega Paypal, che ha visto esplodere i suoi nuovi clienti nel 2020, complice la pandemia. L’obiettivo dichiarato è di ottenere 750 milioni di account attivi nel 2025, ma l’impresa sembra ardua.
L’aumento dei prezzi ha ridotto gli introiti della società e gli ultimi risultati hanno causato un crollo anche a Wall Street. Le azioni sono scese del 25%, arrivando a raggiungere quota 132,40 dollari. L’azienda ha dichiarato che continuerà gli sforzi lato marketing, ma gli esiti si vedranno solo nei prossimi mesi. Paypal non è la sola a essere precipitata in borsa.
Il crollo in Borsa arriva anche per Meta
Anche Meta (ex Facebook) deve fare i conti con la Borsa americana. Ieri la società ha bruciato 250 miliardi di dollari di capitalizzazione, quasi un quarto del colosso di Facebook. Il calo è del 26,4%. In questo caso, il crollo in Borsa è dettato dal calo dei profitti nell’ultimo quadrimestre del 2021. A questo si aggiunge l’addio di milioni di utenti. Tra i motivi ci sarebbe anche la nuova privacy policy di Apple per i propri dispositivi. Infatti, gli utenti possono scegliere se essere tracciati o no per ottenere pubblicità mirata. Molti utenti negano il consenso e questo impedisce il tracciamento – quindi gli introiti pubblicitari – a Meta. Anche Zynga e Spotify avrebbero ricevuto contraccolpi economici per via della nuova policy.