Arrestato dai Carabinieri di Reggio Emilia, con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una coetanea, un quindicenne incensurato è finito ai domiciliari.
Secondo la ricostruzione, i fatti risalgono a venerdì 28 gennaio. Quella mattina, a seguito di uno sciopero scolastico, tre ragazzi e due ragazze della stessa classe acquistano bevande alcoliche e si recano nell’appartamento dei genitori di uno di loro, l’adolescente che è stato arrestato, per dare il via a un festino. Una delle ragazze torna a casa nel primo pomeriggio, mentre l’altra rimane con i tre che l’avrebbero violentata ubriaca. Sotto choc, verso le 15 telefona alla sorella per allertare i Carabinieri e denunciare il fatto.
Dei tre ragazzi, uno deve essere ancora identificato e ascoltato dagli inquirenti; un altro ha ammesso spontaneamente di aver avuto un rapporto con la ragazza; anche il ragazzo arrestato afferma che il rapporto fosse consenziente.
Per gli inquirenti la violenza subita dalla ragazza “è aggravata dalle condizioni di inferiorità psichica e fisica, avendo la medesima pesantemente abusato di sostanze alcoliche quali vino e vodka alla pesca, in tali quantità da compromettere la capacità di esprimere un valido consenso”: questo è quanto dichiarato dalla pm Alessandra Serra della Procura dei Minori nella richiesta di misura cautelare. Gli esami tossicologici della giovane hanno confermato “una percentuale di etanolo presente nel plasma pari a 96 mg/dl, un considerevole stato di ebbrezza alcolica” otto ore dopo i fatti.