mercoledì, 24 Aprile 2024

Giulio Regeni, 6 anni fa la scomparsa: dal suo paese l’iniziativa “Panchine gialle per Giulio”

Nel suo paese di origine, Fiumicello è stata organizzata una maratona di letture, seduti su una panchina gialla, simbolo di diritti dei giovani

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La richiesta di verità e giustizia per Giulio Regeni è ancora viva. Nel suo paese di origine, Fiumicello è stata organizzata una maratona di letture. A sei anni dalla scomparsa del giovane ricercatore, uno alla volta, seduti su una panchina gialla, giovani ed esponenti delle associazioni locali, hanno letto brani e poesie; gli ascoltatori più attenti sono stati Paola e Claudio Regeni, genitori di Giulio. La panchina è simbolo dei diritti, soprattutto quella dei giovani, a cui, come detto dai coniugi Regeni, “va aggiunto il diritto di avere un Governo dei Giovani. Che è una risorsa. Va tutelata e preservata”.

“La targa di Fiumicello è un’azione ufficiale. Provo tanta emozione. In altri luoghi, però, chiediamo azioni concrete, le panchine gialle ad esempio. Ma a Fiumicello, dove Giulio e Irene sono cresciuti e hanno giocato, un parco dedicato a Giulio è cosa giusta”, queste sono state le parole della signora Regeni, in occasione dello scoprimento della targa, sulla quale compare  lo stemma del comune di Fiumicello-Villa Vicentina e la scritta:  “Parco scolastico Giulio Regeni – Cittadino di Fiumicello, nato il 15.01.1988 – Ricercatore per l’Università di Cambridge al Cairo, dove fu rapito, torturato, ucciso, il suo corpo fu ritrovato il 03.02.2016”.

L’assessore comunale Eva Sfiligoi, la quale ha aperto la maratona ha asserito: “Partecipare oggi è scegliere di lasciare una traccia”; inoltre, l’amministrazione comunale di Fiumicello ha invitato tutti coloro che vogliono partecipare alle iniziative in programma per oggi, ad accendere una candela, colorare o esporre una bandiera per “colorare il paese di giallo”.

 

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