venerdì, 29 Marzo 2024

Green pass, tabaccai minacciano lo sciopero: “Obbligo insensato che incentiva il mercato nero”

Introdotto anche per loro l'obbligo di controllo del Green Pass base di ciascun cliente, relegando per la prima volta la categoria esercente tra quelle non essenziali

Da non perdere

I tabaccai, servizi che come tutti ricordiamo hanno regolarmente funzionato durante ogni lockdown, adesso non ci stanno. Il dpcm del 21 gennaio ha introdotto anche per loro l’obbligo di controllo del Green Pass base di ciascun cliente, relegando per la prima volta la categoria esercente tra quelle non essenziali. “Capiamo l’importanza del Green Pass come ostacolo al diffondersi dei contagi e, soprattutto, come stimolo alla vaccinazione anche per i più recalcitranti. Non ne facciamo quindi una questione di principio ma di buonsenso. In tabaccheria entrano 13 milioni di italiani al giorno non solo per comprare le sigarette ma, soprattutto, per pagare le bollette, ritirare un pacco o comprare i biglietti dei bus locali. Come si può non immaginare il caos che l’obbligo di controllo del Green Pass porterà?”, spiega Giovanni Risso, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai.

“Come si può non vedere che piuttosto che fare la fila per acquistare un pacchetto di sigarette legali ci si rivolgerà al mercato clandestino, in mano a chi certamente non è interessato al possesso del Green Pass? Come si può non tenere nella giusta considerazione il rischio cui si dovranno esporre i tabaccai uscendo dal bancone, spesso blindato per motivi di sicurezza?”. “Abbiamo avviato una trattativa con il Governo. In particolare, a breve incontreremo il sottosegretario alla salute Andrea Costa che ha mostrato attenzione alle nostre rivendicazioni”. “Un impegno, il nostro, che ora viene disconosciuto. Ma non ci stiamo, il nostro lavoro, il nostro senso di responsabilità devono essere tenuti in considerazione. Lo ribadiremo con assoluta determinazione al Sottosegretario alla Salute, Andrea Costa che, ci auguriamo, comprenderà le nostre ragioni.”

Ultime notizie