La potente eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga-Ha’apai ha scatenato oggi sulla costa di Nuku’alofa, capitale dell’isola di Tonga, alle ore 15:30 locali, uno tsunami con onde di circa 1,2 metri. A seguito di questo è stato immediatamente diramato l’allarme per le Fiji, Samoa e la Nuova Zelanda, zone che nonostante la distanza hanno percepito chiaramente una forte esplosione durata circa 8 minuti, probabilmente solo l’ultima di una serie. Le autorità locali consigliano di tenersi lontani da spiagge, porti e fiumi.
Quello che è accaduto poche ore fa non è un episodio isolato nel sud del Pacifico, difatti il vulcano sottomarino ha iniziato a dar segnali di instabilità già in dicembre. Venerdì scorso dal cratere è emersa nell’aria una pioggia di cenere, gas e vapore che ha raggiunto i 20km di altezza. Sui social si sono rapidamente diffuse le prime immagini del maremoto, in cui è evidente che l’acqua stia travolgendo una chiesa ed alcune abitazioni.
La situazione è ora molto complessa, in quanto la furia di Hunga ha finito per causare un blackout telefonico. La National Emergency Management Agency ha dichiarato che alcune zone della Nuova Zelanda rischiano di essere colpite da ulteriori “correnti insolite ed ondate imprevedibili“.