È in corso in tutta Italia fino alle 22 lo sciopero nazionale dei taxi indetto da tutte le sigle sindacali. Il motivo dello sciopero è il Ddl Concorrenza, colpevole, secondo i tassisti, di deregolamentare ulteriormente il settore, che verrebbe invece consegnato nelle mani delle multinazionali. La protesta ha il suo culmine a Roma, dove in Piazza della Repubblica tra fumogeni e striscioni recanti le scritte “Tassisti italiani lavoratori del servizio pubblico”, si sono radunati migliaia di tassisti. Il corteo terminerà nel tardo pomeriggio a Piazza Madonna di Loreto.
Il Ddl Concorrenza, contiene infatti un provvedimento che ridefinisce la disciplina del trasporto pubblico non di linea come i taxi, adeguando l’offerta “alle nuove forme di mobilità esistenti che utilizzano app e piattaforme tecnologiche” come ad esempio Uber.
Dopo l’approvazione dello scorso novembre, il Coordinatore del sindacato USB Taxi, Riccardo Cacchione, aveva dichiarato come questa fosse “una devastante liberalizzazione per i servizi taxi e NCC”, poiché “questo provvedimento introduce un modello all’americana che non ci permetterà di portare a termine la giornata e non ci permetterà di arrivare alla fine del mese”.