La reazione del Senato è diventata virale sui social, i commenti, i video di protesta sono migliaia, così come le persone scese all’Arco della Pace di Milano a protestare contro la bocciatura del Ddl Zan contro l’omofobia.
La manifestazione è stata promossa dai Sentinelli di Milano, da Arcigay, dal Coordinamento Arcobaleno e da altri, sono state accese migliaia di luci. Quello che la gente chiede ai senatori è di prendersi la responsabilitĂ di quanto è successo, quei volti che hanno riso davanti alla negazione dei diritti civili e festeggiato come se fosse una vittoria contro il piĂą brutto dei mali sono i loro e devono rendere conto della gravitĂ della situazione. La manifestazione “rappresenta la scollatura tra la gente e la politica”.
Una situazione analoga è avvenuta anche a Roma, in migliaia hanno manifestato all’inizio di Via San Giovanni in Laterano, la “Gay street” di Roma. Inoltre, era stato allestito un piccolo spazio con un microfono al quale si stavano alternando diversi manifestanti per manifestare il dissenso. Sui cartelloni diversi messaggi tra questi: “Questa voce nessuna l’affossa”.
Ma la protesta non si ferma nelle strade, continua sui social, dove volti noti e persone comuni, comunitĂ lgbtq+ e semplici sostenitori sono agguerriti per questa decisione da codardi presa con il voto segreto. Sui social gli insulti verso i senatori continuano, si vogliono i nomi di chi ha votato per affossare il Ddl Zan.