Un ladro di dolci dal cuore puro. Una mattina, passando davanti un bar di Pistoia in preda alla fame e senza soldi, ha rubato un vassoio di brioches. Poi però si è sentito in colpa e alcuni giorni dopo ha lasciato il denaro davanti al locale, insieme a un biglietto: “Buongiorno, mi scusi, l’altra mattina avevo fame”. Ma cosa è successo esattamente? Ogni mattina, secondo quanto raccontato dal titolare del bar, il pasticcere consegna le brioches appena sfornate alle cinque e mezza del mattino. I dolci vengono messi in un contenitore con una catena a un’estremità così da non poter essere presi da nessuno.
Quel giorno per una svista uno dei vassoi di dolci è rimasto sopra al contenitore. Pazienza, deve aver pensato il titolare del locale, i furti purtroppo capitano, ma l’aver ritrovato il denaro col biglietto cambia radicalmente il corso della storia. Sapesse l’identità della persona, fa sapere, quei soldi glieli restituirebbe. La storia si diffonde, passa di bocca e in bocca, e arriva fino a Prato, dove il titolare di una pasticceria decide di offrire all’affamato un posto di lavoro.