mercoledì, 24 Aprile 2024

Frode fiscale, commercialisti creavano crediti fittizi: sequestro da quasi 1,9 milioni di euro

I militari delle Fiamme gialle hanno eseguito un sequestro preventivo nei confronti di 2 società, dei 2 amministratori e di 2 commercialisti.

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Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Vicenza, su delega della Procura della Repubblica, ha eseguito perquisizioni locali tra le province di Vicenza, Roma e Frosinone, e ha effettuato un sequestro preventivo finalizzato alla confisca “per equivalente” di beni e disponibilità finanziarie, per un totale di 1.858.852,69 euro emesso dal GIP, nei confronti di 2 società, dei suoi 2 amministratori nonché di 2 commercialisti, coinvolti in un’articolata frode fiscale.

L’attività investigativa, condotta dai finanzieri, ha portato allo scoperto un complesso meccanismo fraudolento diretto da due consulenti fiscali con sedi in Roma, volto a creare ingenti crediti IVA fittizi, poi utilizzati dai rappresentanti legali delle società per compensare reali debiti tributari. In particolare, è stata individuata una società cooperativa con sede in Arzignano (VI), ora fallita, ma all’epoca attiva nel settore della “concia del cuoio e della tintura di pellicce”, dedita all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

L’azienda ha ricevuto e contabilizzato per gli anni d’imposta dal 2014 al 2017 fatture false per un ammontare complessivo di 3.224.182,39 euro da un nutrito gruppo di soggetti, per lo più evasori totali, società “cartiere” o riconducibili a soggetti con precedenti specifici per reati tributari; per converso, la stessa ha emesso false fatturazioni per 823.072,15 euro nei confronti di “conduit” collocate in altri Paesi dell’Unione Europea, senza pertanto applicare l’imposta.

La seconda società finita nel mirino delle Fiamme Gialle, attualmente con sede legale a Roma ma operativa in territorio berico nel settore del “trasporto di merci su strada”, ha dedotto per gli anni d’imposta 2017 e 2018 costi fittizi per un totale di 1.909.512,83 euro e compensato con l’ingente credito I.V.A. così generato, le imposte dovute sia verso l’Erario che nei confronti dell’Inps. Questo articolato meccanismo di frode è stato consentito grazie alla consulenza fiscale fornita dai predetti commercialisti i quali, in violazione dei propri doveri professionali, hanno falsamente asseverato le dichiarazioni fiscali. L’attività operativa odierna è stata svolta anche con l’ausilio di un’unità aerea della Sezione Aerea di Venezia, che ha sorvolato i luoghi oggetto delle perquisizioni nonché effettuato rilievi degli immobili in sequestro.

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