giovedì, 18 Aprile 2024

USA, afroamericano paraplegico fermato dalla polizia e trascinato fuori dall’auto

Nel video si vedono gli agenti che afferrano l'uomo dalle braccia e dai capelli per scaraventarlo fuori per poi spingerlo a terra, immobilizzandolo.

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È Clifford Owensby, il 39enne afroamericano tetraplegico che ha accusato gli agenti di Polizia che il mese scorso l’hanno strattonato per i capelli e per le braccia, fuori dalla sua auto durante un controllo. “Mi hanno trascinato fuori dall’auto come se fossi un cane, come se fossi spazzatura“, racconta l’uomo. Anche un video mostra l’accaduto, diventando così un nuovo atto di accusa di violenza della polizia di Dayton, Ohio. L’uomo sostiene di essere stato fermato solo per il cosiddetto “profiling“, ovvero per la sua razza, e di essere stato arrestato e perquisito illegalmente. Inoltre, non gli sarebbero stati notificati i suoi diritti prima dell’arresto.

L’operazione risalirebbe al 30 settembre, ma solo venerdì la polizia ha pubblicato i 12 minuti di video in cui gli agenti fermano l’uomo, che ha precedenti di droga e possesso di armi, dopo che aveva lasciato una casa tenuta sotto controllo per sospetto traffico di droga. Inoltre, gli agenti sostengono che, sulla base dei precedenti di Owensby, hanno ottenuto il permesso di fare una perquisizione del veicolo, ordinando così all’uomo di lasciare l’auto. Quando Owensby comunica di essere paralizzato e che ha quindi bisogno di assistenza per uscire dall’auto, gli agenti gli dicono che “o coopera ed esce dall’auto o lo trascineranno fuori“. Cosa che poi, come mostra il video, succede. Infatti, si vedono gli agenti che afferrano l’uomo dalle braccia e dai capelli per scaraventarlo fuori per poi spingerlo a terra, immobilizzandolo.

Nella perquisizione non sono state trovate armi né droga, ma è stata sequestrata una busta con 22.450 dollari che l’uomo afferma fossero i suoi risparmi. La polizia ha poi reso noto di non aver incriminato Owensby per resistenza all’arresto. “Ho gli incubi, non voglio uscire ogni giorno di casa pensando che una cosa del genere potrebbe succedermi di nuovo“, ha detto infine il 39enne.

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