giovedì, 18 Aprile 2024

Amministrative 2021, affluenza ai minimi storici nelle città: solo Bologna supera il 50% degli elettori

Con il dato dei votanti alle Comunali che si attesta al 54,69% questo primo turno delle amministrative fa segnare un record per la bassa partecipazione al voto: in pratica un elettore su due non si è recato alle urne.

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Lunedì 4 ottobre 2021, ore 15:00: si chiudono le urne. I presidenti di seggio sigillano tutti i materiali elettorali e inviano la comunicazione ufficiale, e finale, sul numero dei votanti. Dopo circa mezz’ora iniziano ad arrivare i primi dati sull’affluenza: tutti in calo nelle principali città capoluogo dove la maggior parte dei cittadini ha deciso di disertare le urne.

Con il dato dei votanti alle Comunali che si attesta al 54,69% questo primo turno delle amministrative fa segnare un record per la bassa partecipazione al voto: in pratica quasi un elettore su due non si è recato alle urne. Dal 2010 ad oggi la minore affluenza si era registrata in precedenza nel 2017 (1.004 i Comuni al voto) con il 60,07%.

E il calo maggiore lo si registra nei grandi capoluoghi. A Milano, alla chiusura dei seggi ha votato solo il 47,6% contro il 54,6% del 2016, quando si votò in un solo giorno. È il dato più basso di sempre, un risultato mai registrato in città. E nel 2011, l’affluenza era stata ancora più alta: il 67,5%. In dieci anni la politica milanese ha perso il 20% del proprio elettorato.

A Roma, alle ore 15 di lunedì 4 ottobre, il 48,83% dei 2.359.250 di elettori aventi diritto si è recato alle urne, rispetto alle precedenti amministrative del 2016, quando i votanti erano stati il 57,03%: un calo di oltre 8 punti percentuali. Anche a Napoli si segnala l’affluenza peggiore di sempre: al voto sono andati il 47,19% degli elettori; nel 2016 erano stati il 54,12%; nel 2011, l’affluenza era stata del 60,33%. In dieci anni bruciato il 13% degli elettori attivi.

In calo anche l’elettorato di Torino, dove si sono recati ai seggi 331.488 elettori dei 689.648 aventi diritto, meno di uno su due. L’affluenza finale è pari al 48,06%, il risultato peggiore nella storia della città della Mole. Nel 2016 era stata il 57,18%; nel 2011 il 64,73%; vent’anni fa l’82,56%. Nel 1970, il dato più elevato: si recò alle urne il 93,1% degli aventi diritto.

Stessa musica a Bologna dove il dato di affluenza supera di poco il 50% e si attesta al 51,87%; nel 2016 votò il 59,66% degli aventi diritto. A Trieste, infine, l’affluenza finale è pari al 46,2%. Alle elezioni comunali del 2016 l’affluenza era stata pari al 53,45%.

Bassissima l’affluenza anche nelle elezioni regionali in Calabria: alla chiusura dei seggi è del 44,36% degli elettori. Un anno fa, nel gennaio 2020, i votanti furono il 44,33% degli aventi diritto.

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