giovedì, 28 Marzo 2024

Germania, oggi si vota per il rinnovo del Parlamento: ai tedeschi la scelta del dopo Merkel

Tedeschi chiamati scegliere il futuro del Paese. Per la prima volta dopo sedici anni non ci sarà Angela Merkel, che lascia il ruolo di cancelliera come una leader consacrata a livello globale.

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Oggi, domenica 26 settembre, la Germania va alle urne per il rinnovo del Bundestag, il Parlamento federale tedesco. I cittadini avranno tempo fino alle 16 per esprimere la propria preferenza, i primi exit-poll sono previsti per le 18. La nazione più popolosa dell’Ue ha 60,4 milioni di aventi diritto, di cui 31,2 milioni donne e 29,2 uomini. Tra questi sono ben 2,8 milioni i giovani neo votanti che per la prima volta nella loro vita potranno esprimere la loro scelta tra 47 partiti.

Le preferenze si esprimono in due voti: il primo serve per scegliere il candidato di uno dei 299 collegi elettorali presenti nella Repubblica federale, mentre il secondo serve ad indicare il partito. Per eleggere un deputato in Parlamento, ogni partito deve superare il 5% dei voti, per evitare la frammentazione della compagine politica e il rischio di ingovernabilità. Una delle novità di queste elezioni, causata anche dalla pandemia, sarà la maggiore diffusione del voto postale. Georg Thiel, il Commissario federale per le elezioni, ha dichiarato che il voto per corrispondenza potrebbe essere più del doppio rispetto alla volta precedente, quindi oltre il 40%.

Il vero, epocale cambiamento, sarà l’assenza, per la prima volta dopo sedici anni, di Angela Merkel, che lascia il ruolo di cancelliera come una leader consacrata a livello globale. Merkel lascia un’eredità pesante, avendo governato in un’epoca piena di crisi e innovazioni. Infatti, nel suo governo a guida della maggior economia europea, ha posto fine alla leva militare obbligatoria, è stata fautrice di una campagna per un futuro libero da energia nucleare e da combustibili fossili, ha legalizzato le nozze omosessuali e introdotto il salario minimo e misure per invogliare i padri a dedicarsi alla cura dei figli. Non a caso, nel 2005, quando è stata eletta, ha basato la sua campagna elettorale su due parole chiave: cambiamento e modernità.

Ed è proprio “cambiamento” la parola che risuona anche oggi, durante gli ultimi duelli tra gli sfidanti nella corsa alla cancelleria. In corsa ci sono il socialdemocratico Olaf Scholz a Colonia, la leader Verde Annalena Baerbock a Duesseldorf, il candidato di Cdu/Csu Armin Laschet a Monaco di Baviera. “Cambiamento” che nella scorsa primavera, non sembrava così realistico: altissima nei sondaggi, una specie di predestinata, Annalena Baerbock pareva il volto nuovo, a ben vedere neanche tanto, di questa tornata elettorale, nella quale la Germania pareva spaurita nell’addio ad Angela Merkel e sembrava cercare qualcosa o qualcuno che le assomigliasse. Sembrava, appunto. Baerbock si sarà anche data da fare per oscurare le gaffe del passato, come il curriculum gonfiato, i bonus tassati ma dichiarati in ritardo all’ufficio trasparenza del Bundestag. Ma i sondaggi, al momento, parlano chiaro: i Verdi sono solo al terzo posto intorno al 16%, dietro la Spd di Scholz al 26% e la Cdu di Laschet al 22%.

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