Il Vulcano Cumbre Vieja, sull’isola di La Palma alle Canarie, si è risvegliato dopo 50 anni. Da una settimana si stava registrando un intensa attività sismica, segnale che qualcosa stava per accadere. L’Istituto geografico nazionale, infatti, aveva registrato più di 6.600 piccoli terremoti nell’area di Cumbre Vieja, a sud della Palma. Ieri, la scossa più forte, sentita soprattutto tra Las Manchas e El Paso, poi la colonna di fumo. Diversi comuni, Fuencaliente, Los Llanos de Aridane, El Paso y Mazo erano già ad un livello di allerta “giallo”, ossia il secondo su quattro. L’area comprende un numero di circa 35mila abitanti. Inizialmente sono state evacuate 40 persone con mobilità ridotta e gli animali delle fattorie circostanti
Nella notte gli sfollati sono stati circa 5mila, nelle prossime ore potrebbero arrivare a 10mila, secondo quanto comunicato dalla Guardia Civil spagnola. L’attività eruttiva, infatti, non si arresta e dal cratere del vulcano continuano ad uscire magma e materiale piroclastico. Per la sicurezza degli abitanti, le autorità hanno vietato di avvicinarsi alla zona dell’eruzione, e consigliato di chiudersi in casa per proteggersi dalla cenere e dal materiale incandescente che potrebbe cadere. Intanto, il premier spagnolo Pedro Sánchez è arrivato sull’isola per gestire sul posto l’emergenza e il lavoro di militari e vigili del Fuoco.