sabato, 20 Aprile 2024

Chiuse in casa e obbligate a prostituirsi: 2 in manette vittime affidate a una struttura protetta

I Carabinieri hanno liberato le tre giovani moldave trovate a prostituirsi segregate in una casa, obbligate da due connazionali finiti in manette,

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Tre donne di origini moldave di 22 e 23 anni sono state segregate in casa e costrette a prostituirsi dai loro aguzzini. Arrivate in Italia con il desiderio di trovare lavoro e aiutare i figli lasciati nel proprio Paese di origine, si sono ritrovate rinchiuse in una casa nel centro di Terni e costrette a prostituirsi. L’indagine dei Carabinieri ha portato all’arresto di due uomini, loro connazionali: il primo, un 21enne, fermato in flagranza di reato durante un blitz nell’appartamento di via Lungonera Savoia, mentre il secondo, un 31enne, rintracciato in seguito a Latina, dove è stato bloccato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare.

Le indagini sono partite dopo l’accertamento di frequenti avanti e indietro di uomini all’interno dell’appartamento. Una volta entrati, i militari hanno ritrovato le tre giovani che si prostituivano. Vedendo i Carabinieri, le donne hanno detto di essersi “sentite in salvo”. Nell’appartamento insieme a loro c’era il 21enne incensurato. I due arrestasti sono accusati di gestione di una casa di prostituzione, reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le donne, una volta liberate, sono state affidate a una struttura protetta.

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