venerdì, 19 Aprile 2024

Il sogno americano alla portata di tutti: la parità sfila al Met Gala 2021

Serata dedicata alla raccolta fondi annuale a favore del Costume Institute dl Metropolitan Museum of Art. Tema quest'anno "A Lexicon of Fashion": un'esaltazione della moda americana nella storia e nella sua evoluzione attuale.

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Dopo lo stop dell’edizione 2020, i riflettori sono di nuovo puntati sulla serata più attesa dopo gli Oscar: il Met Gala, una serata dedicata alla raccolta fondi annuale organizzata a favore del Costume Institute dl Metropolitan Museum of Art. Considerato “il gioiello della corona sociale di New York City”, dal 1948 il Met onora la creatività con un tema diverso che cambia annualmente. Quest’anno il tema scelto è stato “A Lexicon of Fashion“: un’esaltazione della moda americana nella storia e nella sua evoluzione attuale. Il compito degli stilisti e delle celebrità sul tappeto rosso, è stato quello di cogliere gli aspetti più rappresentativi della cultura americana: dal fascino degli anni Cinquanta al country, fino all’esaltazione delle immagini iconiche che più simboleggiano l’America, come nel caso del vestito ispirato alla Statua della Libertà di Amanda Gorman, firmato Vera Wang.

E Amanda non è stata l’unica a farsi notare. Il vincitore degli ultimi VMA, Lil Nas X, ha calcato per la prima volta il tappeto rosso e per l’occasione ha voluto essere memorabile.  Il rapper ha deciso di indossare un completo disegnato su misura da Donatella Versace. L’idea dietro era quella di rappresentare una bambola Matrioska: dal lungo mantello con perline dorate, all’armatura d’oro, fino al body attillato ricoperto di cristalli e la tipica stampa Versace.

Una serata da ricordare anche dal punto di vista politico: Alexandra Ocasio-Cortez prima fra tutte, con il suo abito bianco con sopra la scritta “Tax the rich“, una proposta in versione couture di tassare di più i ricchi. “Non possiamo solo stare al gioco, noi dobbiamo rompere la quarta parete e sfidare le istituzioni. Anche se il Met è un grande evento di spettacolo, dobbiamo introdurre anche questo argomento” – ha risposto Alexandra ai giornalisti. Stoffe e colori per Carolyn B. Maloney che ha usato il suo vestito come mezzo per chiedere la ratifica dell’emendamento sulla parità dei diritti: un’ emendamento costituzionale che garantisce l’uguaglianza di genere per donne e uomini ma che è in discussione dal 1979. Non da meno anche Cara Delevingne che sul suo top simil giubbotto antiproiettile che porta la firma di Dior e realizzato da Maria Grazia Chiuri campeggiava la frase “Peg the Patriarchy“, stop al patriarcato.

Anche la scelta di Lewis Hamilton, il pilota automobilistico britannico, è stata una scelta politica. Questa volta, ha scelto di puntare i riflettori su tre designer neri emergenti, che lo hanno particolarmente ispirato negli ultimi 18 mesi: Theophilio, Kenneth Nicholson e Jason Rembert. “Viviamo in un’epoca in cui la diversità e l’inclusione sono così importanti, ed è per questo che ho fondato la Commissione Hamilton, all’interno del mio sport. Ho capito che è molto simile nel settore della moda. Molti giovani marchi e designer non hanno le stesse opportunità, quindi questo è ciò che mi ha davvero entusiasmato. Il Met è il più grande evento di moda dell’anno e per questo tema volevo creare qualcosa che fosse significativo e facesse rumore” – Ha detto Hamilton. Insomma, una serata dove il messaggio di uguaglianza e parità sociale ha regnato sovrano, in nome del più antico e classico sogno americano.

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