giovedì, 25 Aprile 2024

Gb, dietro front su green pass: è contro lo spirito britannico

La Gran Bretagna fa dietro front per quanto riguarda il green pass per discoteche, cinema ed eventi sportivi. Boris Johnson abbandona questo provvedimento, nonostante sia stato ventilato per mesi e sarebbe dovuto entrare in vigore a fine settembre.

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La Gran Bretagna fa dietro front per quanto riguarda il green pass per discoteche, cinema ed eventi sportivi. Boris Johnson abbandona questo provvedimento, nonostante sia stato ventilato per mesi e sarebbe dovuto entrare in vigore a fine settembre. Il Parlamento britannico, comunque, difficilmente avrebbe approvato il passaporto vaccinale: sia il partito conservatore, che i liberaldemocratici e i laburisti lo considerano “coercitivo”, “discriminatorio” e “contrario allo spirito britannico”.

La questione non deve meravigliare in quanto in Inghilterra non esistono carte d’identità, non chiedono di identificarti quando vai a votare e per di più per loro i vaccini costituiscono un’efficace “prima linea di difesa” contro una possibile ondata di contagi da Covid-19 durante l’inverno. Johnson appare determinato a non reintrodurre restrizioni, dopo aver decretato il «liberi tutti» lo scorso 19 luglio: addirittura, questa settimana annuncerà la fine della legislazione d’emergenza e dunque la rinuncia da parte del governo al potere di imporre limitazioni alle attività economiche, alle scuole e università oltre che a raduni ed eventi. Insomma, mai più un nuovo lockdown.

Ora è in avvio la campagna per la terza dose, con milioni di persone coinvolte questo autunno, oltre che pianificare la vaccinazione dei bambini sopra i 12 anni, che in un primo momento era stata esclusa.

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