giovedì, 25 Aprile 2024

Sindaco lancia allarme per rave party: arrivano minacce firmate Brigate Rosse

Il primo cittadino era stato al centro di polemiche, reo di aver lanciato l'allarme per l'ingente presenza di ravers nell'agro di Magliano in Toscana, che creavano problemi a residenti e turisti  proprio nel clou della stagione estiva.

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Piovono minacce firmate Brigate Rosse sulla scrivania di Diego Cinelli, sindaco di Magliano in Toscana, in provincia di Grosseto. Pochi giorni fa, il primo cittadino era stato al centro di varie polemiche, reo di aver lanciato l’allarme per l’ingente presenza di ravers nell’agro di Magliano in Toscana, che creavano problemi a residenti e turisti proprio nel clou della stagione estiva. I ravers, si erano diretti verso Magliano dopo lo sfollamento dell’area viterbese in cui si era tenuto un rave party con migliaia di partecipanti provenienti da tutta Europa.

Bastardo fascista/leghista smetti di parlare del rave party altrimenti muori! Brigate Rosse“. Questo il contenuto della missiva, arrivata stamattina, che ha creato non poco sbalordimento nel sindaco, che ha dichiarato: “Sono rimasto sbigottito di fronte al suo contenuto. Subito dopo è prevalsa l’amarezza e la preoccupazione, non tanto per me, ma soprattutto per i miei familiari che sono scossi da questa vicenda“. Il primo cittadino ha poi aggiunto: “Minacciare di morte un sindaco che ha solamente lanciato un allarme a tutela dei suoi cittadini e del suo territorio di fronte a centinaia di persone provenienti da un evento illegale può portare a tutto questo? Soprattutto che senso può avere una minaccia di questa portata, a chi posso aver dato noia, chi c’è dietro?“.

Il sindaco Cinelli ha subito sporto denuncia contro ignoti alla stazione dei Carabinieri di Magliano in Toscana, sottolineando: “Non mi lascio certo intimidire e proseguirò nella mia azione amministrativa che è sempre stata svolta nell’interesse dei cittadini. Ritengo che il ruolo di un sindaco sia quello di tutelarli e se ciò non sta bene a qualcuno che vive nell’anonimato celandosi dietro una sigla, predilige l’illegalità e minacciare di morte chi fa il proprio dovere, a me non interessa. Io vado avanti ancora più convinto di quanto ho detto e di come ho agito“. Cinelli ha poi concluso: “Spero che le forze dell’ordine riescano a far luce su questa brutta e fastidiosa vicenda“.

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