giovedì, 18 Aprile 2024

Covid, chiuse 11 strutture tra terme e centri benessere: violavano misure anti Covid-19

A seguito delle verifiche sono emerse 38 violazioni sulla corretta attuazione delle misure di contenimento alla diffusione da Covi-19

Da non perdere

Sono state chiuse 11 strutture a seguito dei controlli anti-covid in stabilimenti, centri benessere e spa. Le attività di controllo, svolte dai carabinieri del Nas insieme al ministero della Salute, hanno interessato complessivamente 628 strutture e attività di cui sono emerse irregolarità in 95, pari al 15% degli obiettivi ispezionati. Per 11 è scattata la sospensione “a causa di gravi carenze”.

A seguito delle verifiche sono emerse 38 violazioni sulla corretta attuazione delle misure di contenimento alla diffusione da Covi-19, relative, in particolare, a: mancato uso di dispositivi di protezione individuale e mascherine facciali; assenza delle operazioni di sanificazione periodica, di informazioni a favore delle utenze circa le norme di comportamento, di distanziamento interpersonale e di capienza massima negli ambienti; mancata valutazione del rischio epidemico all’interno delle strutture.

Tra queste, 11 sanzioni specifiche hanno riguardato l’assenza di verifiche del gestore sul possesso della certificazione verde Covid e sulla mancata inibizione all’accesso a servizi non attualmente erogabili, come il bagno turco. Ulteriori 104 violazioni hanno riguardato situazioni di irregolarità per motivi di pulizia ed igiene degli ambienti utilizzati nei trattamenti termali e di benessere, carenze strutturali e di autorizzazioni sul corretto esercizio delle attività e presenza di personale privo di idonea qualifica professionale per lo svolgimento di attività estetiche e massaggi.

In totale sono state segnalate 98 persone all’Autorità giudiziaria e amministrativa, eseguendo il sequestro di oltre 660 kg di prodotti alimentari detenuti presso le aree di ristoro e somministrazione delle attività, contestando violazioni amministrative per 97mila euro. Tra le violazioni di settore contestate nel corso della campagna, 5 hanno riguardato sanzioni della normativa di disciplina specifica dei centri termali, individuando centri benessere che proponevano trattamenti di natura “termale” nonostante in assenza di acque di riconosciuta efficacia terapeutica.

Ultime notizie