mercoledì, 24 Aprile 2024

Blitz contro “I Guerrieri” No Vax: 8 indagati trovate armi durante la perquisizione

Le perquisizioni hanno portato a otto persone che stavano organizzando una manifestazione violenta a Roma. Nel mirino dei No Vax anche il ministro Roberto Speranza.

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Da questa mattina la Polizia di Stato sta eseguendo perquisizioni informatiche e domiciliari a carico degli affiliati al mondo No Vax che, attraverso un gruppo Telegram, hanno manifestato intenti violenti da porre in essere in occasione di manifestazioni pubbliche. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano e delegate alla Digos e al compartimento di Polizia Postale, sono concentrate nei confronti di persone residenti nelle città di Milano, Roma, Bergamo, Reggio Emilia, Venezia e Padova.

Sono otto gli antivaccinisti indagati, cinque donne e tre uomini, tutti incensurati e di età compresa tra i 46 e i 52 anni, ad eccezione di un 33enne. Tra loro camerieri, operai, portinai, disoccupati e una personalità vicina all’indipendentismo veneto e provvista di porto d’armi. Si stavano preparando per organizzare azioni violente e aggressioni alla manifestazione No Green Pass a Roma, prevista per l’11 e il 12 settembre. Alcuni di loro manifestavano nella chat di Telegram rinominata “I guerrieri” l’intenzione di acquistare armi e tirapugni da usare contro le forze dell’ordine. Durante le perquisizioni sono state trovate sciabole, coltelli spray al peperoncino, sfollagente e katana.

Gli indagati avrebbero anche incitato gli altri membri del gruppo ad intraprendere azioni violente nelle province di residenza “contro non meglio precisati obiettivi istituzionali o approfittando della visita di esponenti dell’Esecutivo, come quella, poi annullata, prevista a Padova lo scorso 2 settembre da parte del Ministro della Salute, Roberto Speranza”. A riferirlo è la Questura di Milano in una nota. “I guerrieri” sono ora indagati per istigazione a delinquere aggravata.

Non si tratterebbe della prima inchiesta contro gli antivaccinisti. Nei giorni scorsi diverse Procure in tutto il Paese hanno avviato indagini dopo la scoperta di canali social utilizzati non solo per organizzare proteste e cortei, ma persino azioni violente contro personaggi del mondo della sanità e cariche politiche. La Procura di Torino ha infatti già ordinato il sequestro di una chat su Telegram denominata “Basta dittatura”, usata da gruppi No Vax e No Green Pass per scambiarsi dati personali di virologi, numeri di telefono privati e indirizzi usati per minacciare e pedinare gli esperti più in vista che si sono sempre espressi favorevolmente al vaccino.

 

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