venerdì, 19 Aprile 2024

Brasile, arriva il decreto contro i social: no a rimozione fake news

Per i critici, sarà purtroppo un passo in avanti nella lotta alla disinformazione: il decreto mira a contrastare “la cancellazione arbitraria e ingiustificata di account, profili e contenuti da parte dei fornitori”

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Jair Bolsonaro, il Presidente del Brasile, ne ha fatta un’altra delle sue. Ieri ha emesso un decreto che servirà a cambiare le regole per la moderazione dei contenuti sui social media. Per i critici, però, sarà purtroppo un passo in avanti nella lotta alla disinformazione: il decreto mira a contrastare “la cancellazione arbitraria e ingiustificata di account, profili e contenuti da parte dei fornitori”, come illustrato dalla segreteria alla Comunicazione del Governo. Il documento avrà effetto immediato, ma dovrà essere prima ratificato dal Congresso per avere forza di legge.

Bolsonaro, di estrema destra, in passato è già stato vittima in prima persona della moderazione dei contenuti applicata sui social media; per le piattaforme sulle quali scriveva, infatti, stava diffondendo informazioni false sul Covid-19: il Presidente in quella occasione e non solo, aveva definito come “censura” la sospensione degli account o la cancellazione dei contenuti che le piattaforme avevano applicato nei suoi confronti e in quelli di alcuni suoi sostenitori.

Il nuovo decreto stabilisce che ci debba essere sempre “giusta causa” per rimuovere contenuti o sospendere utenti e imporrà alcuni protocolli alle piattaforme per applicare queste sospensioni meno a cuor leggero.

“Questa misura provvisoria limita in modo significativo la possibilità di limitare gli abusi sulle nostre piattaforme”, ha osservato un portavoce di Facebook. Infatti, la piattaforma “è in linea con l’espressione di diversi specialisti e avvocati, i quali sostengono che la proposta violi diritti e garanzie costituzionali”. Alessandro Molon, che è un deputato dell’opposizione, ha già dichiarato che sta per arrivare un’azione legale per invalidare il decreto presidenziale. “Il suo scopo non è proteggere la libertà di espressione. Quello che vuole è impedire che la disinformazione e l’incitamento all’odio che lui e i suoi sostenitori diffondono continuino a essere rimossi dalle piattaforme pubbliche”, ha aggiunto Molon.

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