Ormai è solo questione di tempo: i Talebani stanno penetrando nella Valle del Panshir, ultimo baluardo della resistenza in Afghanistan, in cui sono stati bloccati anche gli aiuti umanitari. I jihadisti, ormai dotati di armi moderne confuscate all’ex esercito regolare afghano, avrebbero conquistato nuovi distretti nella valle.
Ali Maisam Nazary – portavoce della resistenza – precisa “che i miliziani che combattono i Talebani non cederanno mai”; mentre l’ex vicepresidente Amrullah Saleh al fianco di Ahmed Massoud – figlio del “Leone del Panshir” Ahmed Shah Massoud (ucciso dai Talebani nel 2001) si rende sempre più conto che “la situazione è difficile per la resistenza con il rischio di una crisi umanitaria su larga scala innescata dalle migliaia di abitanti del Panshir sfollati dall’avanzata talebana”.
I Talebani sono pronti ad annunciare il nuovo governo dopo più di tre settimane di lavoro, senza che questo riscontri degli ostacoli. Secondo Syed Ishaq Gilani – analista afghano: “ci saranno decine di ministeri tecnici e ad occuparli dovrebbero essere dei tecnici competenti. I Talebani dovranno prendere in considerazione la democrazia nel futuro sistema politico”.