giovedì, 25 Aprile 2024

Ancona, “La Mia Generazione 2021”: intervista al direttore artistico Mauro Ermanno Giovanardi

Il festival è cresciuto tantissimo, tanto da avere un respiro nazionale in sole 3 edizioni. E alla base il segreto è questo: l’onestà, la bellezza e la sostanza delle proposte. Quando proponi qualcosa di vero, il pubblico lo accoglie subito come qualcosa di prezioso.

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La Mia Generazione torna ad animare ancora una volta l’estate anconese, un appuntamento con la musica d’autore e di ricerca che ormai raggiunge la sua quarta edizione. Quest’anno la Mole di Ancona ospiterà i live di dieci artisti del panorama nazionale dividi in due serate, il 10 e 11 settembre. Il primo giorno,

Venerdì di Venere (10 settembre) e Sabato di Saturno (11 settembre), contraddistinte da una forte identità dove la prima sarà tutta al femminile. Sul palco: GiorgienessViolante PlacidoRachele Bastreghi Nada Malanima. Al termine dei concerti il dj set di Eva Poles (Prozac+) al Lazzabaretto. Mentre il sabato sera si aprirà con l’esibizione del direttore artistico stesso e proseguirà con: Francesco Bianconi e Diodato. Aftershow dj set con Carlo Chicco sempre al Lazzabaretto. L’intera conduzione del festival è affidata al giornalista/scrittore/Dj Massimo Cotto.

La proposta si è arricchita con la partecipazione del grande Niccolò Fabi che sarà di scena sabato 11 settembre.

Del Festival ne abbiamo parlato con il direttore artistico Mauro Ermanno Giovanardi

Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con La Mia Generazione, dopo il successo dell’ultima edizione post lockdown era importante rinnovare un evento che ormai è diventato un punto di riferimento non solo per Ancona ma si inserisce nelle tappe estive per molti italiani. La nuova edizione come sarà? Quando si terrà e quali sono gli ospiti di quest’anno.
Dopo un anno e mezzo in cui tutti gli artisti hanno usato per la maggior parte dei casi il veicolo della parola, dello streaming, dello Zoom, di Skype e del dialogo per comunicare con il mondo esterno, è stata una mia precisa scelta quella di rinunciare ai talk, almeno per questa edizione, in favore della dimensione live, e di riportare il festival alla sua ambientazione naturale: quella della musica suonata. E nel luogo dove il festival è nato : quella location stupenda che è La Mole Vanvitelliana, per ricreare la vera atmosfera dell’Happening musicale di cui il pubblico, ora più che mai, ne ha veramente bisogno.
La quarta edizione si svilupperà in due serate: Venerdì di Venere (10 settembre) e Sabato di Saturno (11 settembre), contraddistinte da una forte identità dove la prima sarà tutta al femminile. Ad aprire il festival al Lazzabaretto alle ore 18.30 ci sarà il dj set di Eva Poles dei Prozac+ E a seguire sul palco centrale della Corte, si esibiranno in sequenza Giorgieness, Violante Placido, Rachele Bastreghi e Nada Malanima. Mentre il sabato sera sempre alle 18.30, e sempre al Lazzabaretto il tuo Dj Set. Il live set invece si aprirà con una mia esibizione per un mio personale tributo a Crocevia, album dei La Crus che compie 20 anni, e proseguirà con Francesco Bianconi, Diodato e Niccolò Fabi. E l’intera conduzione delle due serate è affidata al giornalista/scrittore/Dj Massimo Cotto.

Anche tu, oltre ad essere il direttore artistico del festival, torni da protagonista sul palco. Come è stato tornare questa estate dal vivo? Quanto ti è mancato il calore del pubblico e come sarà lo spettacolo che terrai al festival.
Beh, per un musicista tornare su un palco è tornare a respirare, a vivere. Al di là della mera questione economica, è davvero ossigeno. Credo che questo anno e mezzo di assenza sia stato letale soprattutto da un punto di vista psicologico. Almeno per me.
Quel corto circuito che si crea col pubblico di dare e ricevere emozioni, è insostituibile. Non c’è streaming che tenga. Per quanto riguarda il mio set, lo sto provando con Marco Carusino in questi giorni. Sicuramente sarà improntato sul minimalismo e la semplicità. Sulla poetica senza troppe sovrastrutture. Chiamale se vuoi, emozioni.

Come è cresciuto il festival in questi anni, quali sono stati per te gli elementi che lo hanno reso speciale e “fortificato” nel tempo.
Il festival è cresciuto tantissimo, tanto da avere un respiro nazionale in sole 3 edizioni. E alla base il segreto è questo: l’onestà, la bellezza e la sostanza delle proposte; cioè musica sincera senza troppo “parrucco” o finzione. Quando proponi qualcosa di vero, il pubblico lo accoglie subito come qualcosa di prezioso.

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