“Siamo pronti per il rientro in classe. Stiamo lavorando in decine di migliaia di persone per arrivare a questo”. Queste le parole del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, intervistato da Morning News di Canale5. Con la fine dell’estate e l’inizio della scuola, sono tante le domande che genitori, alunni ed insegnanti si pongono: come controllare il green pass? Chi lo controllerĂ ? Come gestire il sovraffollamento delle classi?
Bianchi nelle ultime settimane ha provato a dare risposte a tutti coloro che vivono abitualmente il mondo della scuola, dagli alunni a tutto il personale. Infatti il Ministro ha affermato che a scuola, fin dal primo momento, ci sarĂ il controllo dei green pass, direttamente dai presidi: “Stiamo facendo un grande lavoro con loro e con l’AutoritĂ della Privacy per avere uno strumento semplice e facile che permetta loro di verificare tutte le mattine chi ha il disco verde o il disco rosso”. Il Ministero della Salute e quello dell’Istruzione stanno collaborando per ottenere una piattaforma sicura e adeguata per il controllo dei certificati verdi di tutto il personale scolastico, studenti compresi.
Il preside dovrĂ assicurarsi che coloro i quali non hanno il documento sanitario non entrino in classe e facciano un tampone nel piĂą breve tempo possibile, altrimenti ci sarĂ la sospensione dal lavoro ed anche dallo stipendio (dopo il quinto giorno). La piattaforma garantirĂ il massimo della privacy, in quanto saranno resi visibili soltanto i dati della validitĂ istantanea, e non fornirĂ alcun dato in piĂą.
Nella giornata di oggi questa soluzione sarĂ discussa e probabilmente approvata dall’AutoritĂ per la Privacy, intanto si cerca di capire se ci sarĂ bisogno di una legge a tutti gli effetti, un decreto o un semplice provvedimento ministeriale per utilizzare questo nuovo sistema. Nelle prossime ore si tenterĂ anche trovare possibile soluzione all’estensione di questa piattaforma anche in altri ambienti lavorativi.
Bianchi è tornato anche sulle così dette classi pollaio, che tanto preoccupano a causa degli assembramenti indesiderati: “Le classi che vanno fuori dalla norma attuale, cioè da 15 a 27 alunni, sono il 2,9% su base nazionale. E sono concentrate soprattutto negli istituti tecnici delle grandi cittĂ ”.