giovedì, 18 Aprile 2024

“Sfruttamento sessuale”: dopo 30 anni il bimbo di Nevermind si ricorda di fare causa ai Nirvana

Solo oggi dopo tanto tempo si è ricordato di essere stato "sfruttato sessualmente" e di imbastire una causa che ha il sapore del ridicolo. L'album ha superato le 30 milioni di copie vendute e resta un pietra miliare del rock mondiale, con o senza quella copertina.

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Anche se è al limite del paradossale, dopo 30 anni dallo scatto della foto, poi diventata la copertina dell’iconica copertina di Nevermind, uno degli album manifesto degli anni 90 nonché di una intera generazione, l’ex bambino immortalato nello scatto fa causa ai Nirvana. Avete capito bene, Spencer Elden, ormai un uomo di 30 anni ha chiamato in giudizio la band, che non è più in attività da tanti anni ormai, con un’azione legale che sostiene che la band di Kurt Cobain, la casa discografica, i fotografi e tutto lo staff, abbia “violato le leggi federali sulla pornografia infantile e gli abbiano causato danni permanenti”. Ad ognuno dei 17 soggetti chiamati in causa viene chiesto un risarcimento di 150.000 dollari.

Elden, ha dichiarato, con un ritardo epocale che lascia tutti un po’ perplessi, che la sua “identità e il suo nome siano per sempre legati allo sfruttamento sessuale di natura commerciale” che è stato costretto a sperimentare “da minore”. In sostanza, un danno subìto “da quando era bambino fino ad oggi”, secondo gli atti depositati presso la Corte federale di Los Angeles.

Tra i soggetti citati in giudizio ci sono ovviamente i “Nirvana”, quelli ancora in vita, Dave Grohl e Krist Novoselic, sono accusati di aver “prodotto e commercializzato l’immagine” senza compiere passi “per proteggere Spencer ed evitare l’ampio sfruttamento sessuale” dell’immagine stessa. A quanto pare dai documenti prodotti a carico di Elden risulta che i suoi genitori all’epoca dello scatto non abbiano firmato alcuna liberatoria. Tutto lascia pensare che qualcuno abbia incalzato l’ormai 30enne “bimbo”, che solo oggi dopo tanto tempo si è ricordato di essere stato “sfruttato sessualmente” e di imbastire una causa che ha il sapore del ridicolo. L’album ha superato le 30 milioni di copie vendute e resta un pietra miliare del rock mondiale, con o senza quella copertina. Nevermind.

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