giovedì, 28 Marzo 2024

Il portavoce dei Talebani: “Non consentiremo agli afgani di andarsene”

Donne, evacuazione, sacche di resistenza e molto altro. Conferenza stampa dei Talebani, che ancora una volta si presentano come diversi dal passato e scaricano sugli Usa la responsabilità dei morti: "Abbiamo impedito ai cittadini afgani di recarsi in aeroporto perché è pericoloso per la calca e quando c’è la calca gli americani sparano".

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Seconda conferenza stampa dei Talebani da quando l’organizzazione militare si è insediata a Kabul, ed è un fiorire di buoni propositi e nuovo corso per gli studenti del Corano, a partire dalla ritrovata sicurezza per i cittadini, tanto che si parla di diminuzione dei crimini. Tanti i temi toccati dal loro portavoce Zabihullah Mujahid.

Aeroporto Kabul
“Un problema che dobbiamo affrontare è l’aeroporto di Kabul, la calca e l’affollamento. Anche se si sta cecando di risolvere il problema, invitiamo la gente a tornare nelle proprie case. Purtroppo gli Stati Uniti continuano a invitare gente sugli aerei. Noi chiediamo agli americani di non incoraggiare i nostri medici, ingegneri ad andarsene, a noi serve il loro talento, non portateli nei paesi stranieri lasciateli lavorare qui come esperti. Gli afgani non possono fare come gli stranieri, abbiamo impedito ai cittadini afgani di recarsi in aeroporto perché è pericoloso per la calca e quando c’è la calca gli americani sparano. Noi vi rassicuriamo, tornate a casa, tornate a vostri posti di lavoro, non esiste alcun pericolo per voi”.

Panjshir
A proposito della provincia del Panjshir, dove ci sono gruppi di resistenza, Mujahid è stato chiaro: “Stiamo cercando di risolvere il problema, che non è un grande problema. Le persone che si trovano lì hanno paura, ma tutto è al sicuro e non ci saranno problemi per loro. La nostra politica è quella di finire la guerra in questo paese, non vogliamo nessun tipo di guerra in Afghanistan, questa è la nostra politica. Cercheremo di risolvere il problema nella provincia del Panjshir, per l’80% possiamo rassicurare che la situazione è sotto controllo. Per i fratelli del Panjshir, non abbiate paura, siamo fratelli, viviamo insieme”.

Donne
“Le donne potranno tornare al lavoro al termine delle nostre procedure. Serve una procedura definitiva, le nostre forze di sicurezza non sono addestrate nell’affrontare la donna, nel parlare con le donne, quindi per ora dobbiamo fermarle fino a quando non ci sarà un sistema in essere. Poi potranno tornare al lavoro, ma al momento devono restare a casa”.

Ambasciate internazionali
“Abbiamo rassicurato che nessuna ambasciata deve avere paura, nessuna ambasciata ha smesso di operare, stiamo mettendo in sicurezza tutti e ci assumiamo la responsabilità dell’incolumità di tutte le organizzazioni che devono continuare a operare in sicurezza. Grazie infinite per stare nel nostro paese, grazie per servire il nostro popolo”.

Proroga Stati Uniti
“Non credo prolungheremo la scadenza, il 31 agosto è un piano degli Stati Uniti, non nostro. Loro hanno avuto tutte le opportunità, tutte le risorse per portare via i loro cittadini, noi invece non consentiremo agli afgani di andarsene e non prolungheremo la scadenza”.

L’accusa di “caccia”
“Si parla di caccia, non stiamo inseguendo nessuno, non abbiamo nessuna lista, abbiamo annunciato un’amnistia, stiamo cercando di portare la pace nel nostro paese, il nostro obiettivo è migliorare questo paese.”

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