giovedì, 25 Aprile 2024

Afghanistan, Pentagono: “Al Qaeda presente ma non è minaccia per USA”

Secondo il portavoce del Pentagono, John Kirby, Isis e Al Qaeda sono ancora presenti in Afghanistan. Tuttavia, dichiara che "non c'è una presenza abbastanza significativa da diventare una minaccia per gli Usa". Secondo Biden, invece "Siamo andati in Afghanistan con l'obiettivo di sbarazzarci di Al Qaeda Afghanistan e di Osama bin Laden, e l'abbiamo fatto".

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La situazione attuale in Afghanistan non è ancora molto chiara. A confondere ancora di più le idee sono le dichiarazioni di ieri, prima del Presidente Joe Biden, poi di John Kirby, portavoce del Pentagono,  sede del quartier generale del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d’America.

Secondo Biden, Al Qaeda non c’è più: “Siamo andati in Afghanistan con l’obiettivo di sbarazzarci di Al Qaeda Afghanistan e di Osama bin Laden, e l’abbiamo fatto. Conoscete la mia posizione da lungo tempo. Era tempo di mettere fine a questa guerra”.

Pochi istanti dopo, Kirby, durante una conferenza stampa, ha dichiarato “Sappiamo che al Qaeda e l’Isis sono ancora presenti in Afghanistan. Il numero non è esorbitantemente alto ma non abbiamo una cifra esatta perché la nostra capacità di raccolta di informazioni in Afghanistan non è più quella di una volta”.

Non sono mancate le richieste di chiarimento, da parte dei giornalisti, sulle due dichiarazioni discordanti. Perciò, il portavoce del Pentagono ha poi giustificato la sua dichiarazione, dicendo “quello che pensiamo è che non ci sia una presenza abbastanza significativa da diventare una minaccia per la nostra patria come era successo l’11 settembre, 20 anni fa”.

Intanto, dopo diverse ore di arresto, riprende l’operazione di messa in sicurezza delle persone a rischio che attualmente si trovano ancora in Afghanistan. Solo nelle ultime 24 ore, circa 6mila persone sono state evacuate.

Il generale Hank Taylor, vice direttore per la logistica degli Stati maggiori riuniti ha spiegato che la pausa era necessaria “per aggiustare risorse e personale in modo da risolvere una temporanea questione di capacità in uno dei posti di transito”.

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