giovedì, 25 Aprile 2024

Afghanistan, talebani a caccia di giornalisti: ucciso familiare di un giornalista tedesco

Sono momenti difficili per i giornalisti rimasti in Afghanistan, vittime di una vera e propria "caccia alle streghe" da parte dei Talebani. 

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Sono momenti difficili per i giornalisti rimasti in Afghanistan, vittime di una vera e propria “caccia alle streghe” da parte dei Talebani.

Secondo quanto raccontato dall’emittente tedesca Deutsche Welle, i Talebani infatti starebbero irrompendo nelle case dei giornalisti con il fine di ucciderli. Il direttore di DW, Peter Limbourg, ha raccontato che da giorni i militanti erano in cerca di un giornalista della loro redazione, ma non trovandolo hanno ucciso un suo familiare e ferito gravemente un altro:

“L’uccisione di un parente stretto di uno dei nostri redattori da parte dei talebani ieri a Herat è inconcepibilmente tragica e testimonia il grave pericolo in cui si trovano tutti i nostri dipendenti e le loro famiglie in Afghanistan. È evidente che i talebani stanno già effettuando ricerche organizzate di giornalisti, sia a Kabul che nelle province. Il tempo sta per scadere”

Altri familiari dell’uomo sono riusciti a scappare in tempo, mentre il giornalista si trova al sicuro in Germania. Da quanto si apprende anche Nematullah Hemat della stazione televisiva privata Ghargasht TV sarebbe stato rapito e il capo della stazione radio privata Paktia Ghag Radio, Toofan Omar, sarebbe stato ucciso.

Intanto, tramite delle fonti riservate del Wall Street Journal, è stato reso noto che 23 funzionari dell’ambasciata americana a Kabul già il 13 luglio avevano firmato un dispaccio inviato al segretario di Stato, Antony Blinken, in cui si segnalava il rischio di un possibile collasso dello Stato afghano subito dopo il ritiro americano dall’Afghanistan.

Gli Stati Uniti erano quindi al corrente dell’imminente crisi, ma non hanno fatto nulla per impedirla.

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