Il mix di droghe, a base di fentanyl, avrebbe dovuto solo metterlo k.o. per un po’, giusto il tempo per derubarlo, ma è stato così potente che nell’agosto 2019 ha ucciso Andrea Zamperoni, lo chef di 33 anni, originario di Casalpusterlengo (Lodi), responsabile delle cucine del noto ristorante italiano Cipriani Dolci nella Grand Central Station di New York.
Ha confessato dopo due anni di silenzio Angelina Barini, la prostituta 43enne che fu arrestata il 21 agosto 2019 per l’omicidio dello chef. Ha confessato, dinanzi alla Corte distrettuale di Brooklyn, di aver causato la morte dell’uomo, a seguito della somministrazione di un cocktail letale.
Andrea Zamperoni era stato trovato morto al primo piano di un ostello nel Queens, a pochi isolati da casa sua, il Kamway Lodge, ben noto alla polizia per giri di droga e prostituzione. La notte del 21 agosto, le forze dell’ordine, che erano alla ricerca dell’uomo, avevano trovato Angelina Barini nella camera con il cadavere, avvolto in un lenzuolo e, ormai, in stato di decomposizione dopo quattro giorni.
La scomparsa dello chef era stata denunciata il 17 agosto, che aveva mancato la consueta telefonata settimanale alla mamma in Italia e non si era visto al lavoro.
Durante le indagini, la donna ha riferito di aver discusso con il suo ex compagno e protettore, Leslie Lescano, l’idea di fare a pezzi il cadavere e nasconderlo. Per realizzare il piano, nella stanza erano presenti bottiglie di candeggina, una sega elettrica e una valigia vuota. Lescano, che non ha confermato nulla, tornerà davanti al giudice Brian Cogan il prossimo 25 settembre quando la Barini potrebbe aver già patteggiato la pena a seguito della confessione. I due imputati sono accusati di essere responsabili di altri tre decessi, due turisti e un pensionato, trovati morti per overdose e derubati.
