venerdì, 19 Aprile 2024

Italia infuocata da Lucifero e dagli incendi: 5 le vittime in Calabria

In Calabria il fuoco ha già fatto cinque vittime, bruciando centinaia di ettari di verde, uliveti e frutteti, uccidendo migliaia di animali.

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È un’estate italiana infuocata quella del 2021. Fra l’anticiclone africano Lucifero e gli incendi, non si contano i danni al patrimonio boschivo e al patrimonio agricolo italiano. Danni che non saranno recuperabili se non fra interi decenni.

Domani gli effetti della quarta ondata di calore di questa estate si faranno sentire anche al Centronord. Sono 15 le città da bollino rosso, in cui il ministero della Salute segnala il massimo livello di rischio per la salute di tutta la popolazione e non solo delle fasce più fragili. Si tratta di Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo. La raccomandazione è di non esporsi al sole o praticare attività sportive nelle ore più calde, facendo particolare attenzione a cardiopatici, anziani, bambini e soggetti a rischio.

Dalle 8 di domani mattina e per almeno 72 ore, la Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un avviso di criticità per il caldo, con temperature massime previste superiori ai valori medi stagionali di 7-8°C, e un tasso di umidità che potrà superare anche il 70-80%. Temperature record in Sicilia, dove nel pomeriggio di ieri sono stati registrati 48,8°C in provincia di Siracusa.

In Calabria sono già cinque le vittime del fuoco, migliaia gli animali uccisi, centinaia gli ettari di boschi, frutteti ed uliveti distrutti dalle fiamme. Il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che ieri aveva denunciato la mancanza di prevenzione, oggi ha invitato il presidente del Consiglio a recarsi di persona in Calabria “verificare lo stato disastroso in cui versa il territorio vessato dagli incendi”.

Il Sud d’Italia continua ad essere devastato dalla grande quantità di incendi che tengono in stallo uomini e mezzi: vigili del fuoco, corpo forestale e protezione civile, intervengono da terra e dal cielo. Numeri da capogiro quelli degli interventi: alle 10 di questa mattina i vigili del fuoco, in sole 12 ore, avevano effettuato 528 interventi, 230 dei quali in Sicilia e 100 in Calabria, le due regioni che rivelano le maggiori criticità. In Calabria le fiamme assediano da ore il Reggino, il Catanzarese e il Cosentino. Evacuati alcuni centri, intere abitazioni rurali inghiottite dalle fiamme che isolano monasteri e minacciano la Casa Circondariale di Catanzaro.

Ieri la Giunta calabrese ha chiesto formalmente al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza. “Dei 59 incendi registrati questa mattina – afferma il presidente della Giunta regionale, Nino Spirlì – 12 sono di interfaccia. Le squadre impegnate nelle operazioni di spegnimento sono in tutto 70. I mezzi aerei regionali sono attualmente operativi nei comuni di Isca sullo ionio, Cardeto, Longobucco e Orsomarso, quelli dello Stato a Bagaladi. Più nello specifico, è presente un canadair in ognuno di questi comuni: Isca, Cittanova, San Luca, Mammola, Aiello. Un elicottero dell’esercito è attivo su Mendicino. Le criticità maggiori si registrano nel Reggino e, precisamente, nelle zone Bagaladi/Cardeto, Grotteria/Mammola/Martone, di San Luca e Cittanova”. “Nel condannare, una volta di più, l’azione scellerata dei piromani – conclude Spirlì – non posso non rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le squadre di soccorso regionali e nazionali che si stanno prodigando senza risparmio per far rientrare questa emergenza”.

In Sicilia colpite soprattutto le Madonie, nella zona di Polizzi Generosa, dove nella notte sono 150 persone state evacuate a causa del pauroso incendio che circonda l’abitato. Certa l’origine dolosa. Incendi anche a Petralia Soprana e nei pressi del Bivio Madonuzza, località d’incontro dei giovani madoniti, ma anche a Geraci Siculo e Gangi.

In Campania, da 24 ore bruciano i Monti Tifatini nel Casertano. Le fiamme, partite ieri dalla frazione San Leucio di Caserta, dopo aver distrutto ettari di vegetazione, hanno raggiunto l’area montuosa del comune di San Prisco.  Sulla A30 Caserta – Salerno riaperto il tratto fra Nola e il bivio per l’A1 Milano- Napoli in direzione Caserta, chiuso per un incendio che ha interessato le barriere spartitraffico e la scarpata laterale dell’autostrada, all’altezza del Km 15,2.

Nel Lazio, un vasto incendio sta interessando dalle prime ore del mattino la collina di Monte San Martino, prospiciente all’abitato di Fara Sabina, Comune della provincia di Rieti. Favorite dal vento, le fiamme lambiscono le abitazioni della frazione di Prime Case, che si trova proprio sotto il fronte del rogo.

In Sardegna, si diffonde l’amarezza fra i sindaci dei Comuni che hanno subito roghi devastanti e danni incalcolabili a seguito degli incendi della Planargia e del Montiferru. La seduta del Consiglio regionale che avrebbe dovuto dare il via libera a 20 milioni di euro di ristori immediati si è chiusa con un nulla di fatto.

Altri tre Canadair francesi saranno riassegnati in Italia attraverso il meccanismo di Protezione civile europeo, dopo aver completato le operazioni in Grecia. È stato attivato, inoltre, il satellite europeo di emergenza Copernicus per fornire mappe di valutazione dei danni nelle aree colpite.

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