mercoledì, 24 Aprile 2024

Incendi, seconda vittima del fuoco in Calabria. Il sindaco Falcomatà: “Prevenzione assente”

Il primo cittadino di Reggio Calabria in un post su Facebook: "Da domani, chiederemo risposte. Ora lavoriamo in silenzio, e rispettiamo chi da giorni respira fumo e ingoia sudore e lacrime".

Da non perdere

Il fuoco ha fatto la sua seconda vittima in Calabria, quest’oggi. Dopo che a Grotteria, un uomo di 77 anni è morto nel suo casolare di campagna mentre tentava di salvare il ricovero degli animali, a Mammola, in provincia di Reggio Calabria, si registra un’altra vittima degli incendi, travolta dalle fiamme che imperversano nella zona.

Lo annuncia il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, in un post su Facebook: “Un’altra vittima degli incendi. Stiamo perdendo la nostra storia, sta andando in cenere la nostra identità, sta bruciando la nostra anima autentica nel silenzio generale! Ancora fiamme, ancora pericolo, ancora danni incalcolabili, la nostra montagna e le nostre colline continuano a bruciare. Incendi attivi anche oggi nei Comuni di San Luca, Grotteria, Mammola, San Giovanni di Gerace, Martone, Caulonia, Gioiosa Jonica e Cardeto”.

“Chilometri e chilometri di verde continuano a bruciare – prosegue il primo cittadino – sono minacciati anche i faggi secolari del Parco Nazionale dell’Aspromonte, patrimonio Unesco. Si teme anche per il Santuario di Polsi. Ieri abbiamo chiuso al traffico la Sp1 nel tratto dello Zomaro. Chiediamo a tutti i residenti di fare massima attenzione, di allontanarsi se possibile dalle zone colpite e di evitare di percorrere le strade interne adiacenti alle zone incendiate. In Prefettura è stato attivato il Coc (centro operativo comunale). Siamo in contatto con i sindaci di tutti i Comuni colpiti che, lottando in prima linea, si stanno letteralmente gettando tra le fiamme pur di salvare il salvabile. Nei giorni scorsi abbiamo chiesto in Prefettura di poter dispiegare l’utilizzo di uomini e mezzi dell’Esercito, che sono attivi da oggi. Abbiamo ottenuto la dichiarazione dello stato di calamità per il risarcimento dei danni e noi stessi, se necessario, accederemo al fondo di riserva della Città Metropolitana per sostenere chi nel fuoco ha perso tutto”.

La priorità oggi è spegnere questo inferno – conclude il sindaco – ma da domani qualcuno dovrà spiegarci perché è mancata completamente la prevenzione, perché se c’erano le risorse disponibili non sono stati acquistati per tempo i mezzi aerei e di terra, perché ci sono responsabili che con questo disastro hanno avuto il coraggio di andarsene in ferie. Da domani, chiederemo risposte. Ora lavoriamo in silenzio, e rispettiamo chi da giorni respira fumo e ingoia sudore e lacrime”.

Ultime notizie