mercoledì, 24 Aprile 2024

Scuola, il ministro Bianchi: “Il green pass non è uno schiaffo al personale”

Il ministro dell'Istruzione si augura che ora si passi ad accelerare le vaccinazioni nella fascia 12-19 anni: "Abbiamo ottenuto dal commissario Figliuolo la rassicurazione che le dosi ci sono".

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Il green pass non è assolutamente uno schiaffo al personale della scuola e mi dispiace che qualcuno lo abbia interpretato così“. In un’intervista al Corriere della Sera il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, difende le scelte del governo, replicando alle accuse della Uil, invita i docenti che non si sono vaccinati a fare il tampone e sottolinea la “risposta straordinaria del personale della scuola, che al 90% ha aderito alla vaccinazione su base volontaria e che io ringrazio“.

Abbiamo discusso e lavorato moltissimo tutti insieme, in grande armonia. L’accordo unanime raggiunto nel governo – evidenzia Bianchi – non è la vittoria dell’uno sull’altro, ma una grande azione che coinvolge tutto il Paese. Su salute e scuola non ci si può dividere“.

Il ministro dell’Istruzione si augura che ora si passi ad accelerare le vaccinazioni nella fascia 12-19 anni. “Abbiamo ottenuto dal commissario Figliuolo la rassicurazione che le dosi ci sono. Poi il governo si impegna a fare uno screening di tutto il sistema scolastico, cosa importantissima. Come altro elemento di sicurezza, mi permetta di rivolgermi alle famiglie. Si è dimostrato che il vaccino è lo strumento che abbiamo per fermare la pandemia. Serve una risposta corale della popolazione“.

Per propiziare la riapertura della scuola in sicurezza, spiega il ministro Bianchi “abbiamo attivato un’azione di contrasto significativa per l’affollamento delle classi che hanno più di 27 alunni e che per il crollo demografico sono solo il 2,9%, e abbiamo messo in campo molte risorse aggiuntive rispetto all’anno scorso. L’intervento di questo governo per la riapertura supera i due miliardi di euro. Abbiamo dato risorse agli enti locali proprietari degli edifici e investito massicciamente sulle strutture che abbiamo trovato deficitarie. Tutti stanziamenti fatti in connessione con il Pnrr, dove ci sono 18 miliardi per riorganizzare il sistema scolastico. La scuola nuova sarà il pilastro portante di una Italia nuova“.

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