martedì, 16 Aprile 2024

Covid, l’Oms sulla variante Lambda: “Altamente infettiva può resistere ai vaccini”

Mentre l'Oms dichiara l'estrema necessità di monitorarla, uno studio giapponese lancia un avviso molto forte: la variante Lambda potrebbe crei problemi con i vaccini.

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Già da metà giugno scorso, l’Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato la presenza di un’ennesima variante del Covid, la Lambda, classificata per la prima volta in Perù un anno fa, nell’agosto 2020; la Lambda è già presente in diversi Paesi, specie in quelli latino-americani, ed è stata definita ‘variante di interesse’.

L’epidemiologa Maria Van Kerkhove, esperta a capo del gruppo tecnico Oms per il nuovo coronavirus, ha ribadito l’estrema necessità di monitorarla. Parallelamente a questi avvertimenti, uno studio giapponese non ancora revisionato tra pari, lancia un avviso molto forte: la variante Lambda potrebbe creare problemi con i vaccini.

Gli scienziati autori dello studio, hanno osservato che la proteina Spike della variante Lambda è altamente infettiva a causa della presenza di due mutazioni al suo interno. Ma ci sarebbe una terza mutazione, denominata RSYLTPGD246-253N (una delezione di 7 aminoacidi nel dominio N-terminale della Spike), che sarebbe la colpevole dell’evasione dagli anticorpi neutralizzanti e, insieme ad altre due (L452Q and F490S), renderebbe il soggetto affetto da questa variante resistente all’immunità antivirale.

Lambda “è una delle varianti che l’Oms sta tracciando nel mondo” ha dichiarato Maria Van Kerkhove. ” È stata segnalata in più di 40 Paesi e quello che stiamo guardando in questo momento è quanto bene circola e quanto aumenta la trasmissione. In questo momento però, la Lambda non sembra decollare, dopo che è stata segnalata in un Paese. Ci sono varie mutazioni nella proteina Spike e anche alcune delezioni di aminoacidi. Ogni cambiamento nel virus pone qualche minaccia al funzionamento del vaccino”, ha chiarito l’esperta Oms.

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