sabato, 20 Aprile 2024

Studente trovato carbonizzato a Pisa, si indaga su ipotesi di istigazione al suicidio

Oltre all'autopsia, programmata per domani, si procederà ad altri accertamenti forensi sul web e sui dispositivi elettronici che erano in possesso del 23enne.

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Nel fascicolo sulla morte di Francesco Pantaleo, studente universitario di 23 anni di Marsala (Trapani), il cui corpo è stato trovato carbonizzato nelle campagne di Pisa il 25 luglio, la Procura di Pisa ipotizza il reato di istigazione al suicidio.

Oltre all’autopsia, programmata per domani, si procederà ad altri accertamenti forensi sul web e sui dispositivi elettronici che erano in possesso del 23enne. La Procura affiderà ad un consulente tecnico l’incarico di eseguire una copia forense dei dati del pc portatile, dal quale Francesco ha cancellato tutti i files, e nello smartphone. Il giovane aveva lasciato i dispositivi mobili nella stanza dell’appartamento nel quale abitava in affitto a Pisa, insieme a due coinquilini.
Francesco Pantaleo si è allontanato da casa la mattina del 24 luglio e per oltre un giorno non ha dato notizie di sé, facendo scattare l’ipotesi di un allontanamento volontario. Il suo cadavere è stato ritrovato carbonizzato in un campo a circa 5 chilometri di distanza, nella campagna di San Giuliano Terme (Pisa), da una ragazzina che passeggiava con il suo cane. Si apprende che la Procura chiederà ai consulenti di scandagliare anche la navigazione sul web e le chat legate ad un videogioco di combattimento al quale il 23enne giocava spesso online. Anche il gioco, come altri dati, è stato rimosso dal computer.

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