Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ha spiegato che “non c’è nessuna contrarietà del sindacato al green pass nelle aziende, ma niente sanzioni per chi dice no. Il sindacato è a favore del fatto che le persone si vaccinino e sta raccomandando ai lavoratori di farlo”.
Nelle ultime settimane, il Green pass è diventato l’oggetto tanto desiderato quanto odiato dalla popolazione mondiale. C’è chi, come il governo, lo considera l’unico strumento in grado di incentivare la vaccinazione – tant’è che dal 5 agosto entrerà in vigore in tutta Italia e chi lo vede solo come una “dittatura sanitaria” e limitazione della libertà.
In tutto questo però, secondo Landini, non si deve pensare a fare un vero e proprio discrimine: non si può licenziare o demansionare chi non ce l’ha. La soluzione per questi dipendenti potrebbe essere l’utilizzio dello smart working. In ogni caso un provvedimento obbligatorio ha bisogno di una legge: la responsabilità è del governo e non può essere scaricata su accordo fra le parti sociali.