giovedì, 28 Marzo 2024

Tunisia, Saïed licenzia il direttore della tv pubblica. Meshkal: “Giornalisti bloccati da funzionari”

Dopo la denuncia della vicepresidente del Sindacato dei giornalisti, Saïed licenzia il direttore della tv pubblica. L'annuncio arriva tre giorni dopo la chiusura degli uffici arabi di Al Jazeera.

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Dopo aver invocato l’articolo 80 della Costituzione tunisina, bloccando così il parlamento e destituendo il primo ministro Hichem Mechichi, il presidente Kaïs Saïed ha licenziato Mohamed Lassaad Dahech, direttore della televisione pubblica nazionale, sostituendolo con Awatef Dali, che aveva già ricoperto questo incarico ad interim. Lo rende noto un comunicato della presidenza dopo la denuncia della vicepresidente del Sindacato dei giornalisti e di un attivista ai quali era stato negato l’accesso alla sede dell’emittente.

La vicepresidente del Sindacato dei giornalisti tunisini, Amira Mohamed, ha infatti affermato di essere stata bloccata all’ingresso di Wataniya da un agente di sicurezza che attendeva il permesso della direzione per consentirle l’accesso. “Il direttore mi ha detto di aver ricevuto istruzioni da un ufficiale militare di non consentire l’entrata agli ospiti nel quartier generale della televisione”, ha aggiunto l’attivista per i diritti umani Bassem Trifi. Notizia negata dal ministero della Difesa e dalla Presidenza della Repubblica.

Secondo quanto riferito dalla testata indipendente Meshkal, sono molti i giornalisti fermati in aeroporto a cui viene impedito l’accesso al Paese. Si tratterebbe dell’ennesimo tentativo da parte della presidenza di bloccare i mezzi d’informazione più vicini al aprtito islamista moderato Ennahda. Già lunedì, gli uffici arabi di Al Jazeera sono stati presi d’assalto dalle forze di sicurezza.

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