Il colosso siderurgico ArcelorMittal chiude il primo semestre del 2021 con un utile netto di 6,3 miliardi di dollari (5,3 miliardi di euro circa), a fronte di una perdita di 0,9 miliardi di dollari nello stesso periodo del 2020. Secondo una nota del gruppo, si tratta “della migliore performance semestrale dal 2008”.
Incidono sul risultato i profitti per 4 miliardi di dollari conseguiti nel secondo semestre con un margine operativo lordo di 5,1 miliardi, in crescita del 55,8% rispetto al primo trimestre. Dal 1° aprile, ArcelorMittal ha restituito ai propri azionisti 1,6 miliardi di dollari attraverso buyback e dividendi, con ritorni totali che toccano i 2,8 miliardi se calcolati dal settembre 2020.
Dividendi distribuiti dal colosso mondiale dell’acciaio in barba alle migliaia di lavoratori italiani a rischio, licenziati o in cassa integrazione; alla faccia delle casse dello Stato italiano che continua ad erogare sostegni economici come la cig, sgravando l’azienda dei costi sul personale; senza impegnarsi ad investire sulla transizione ecologica degli impianti esistenti nel nostro Paese.