martedì, 23 Aprile 2024

La leggenda di Federica Pellegrini

Mai in grado di lottare per il podio, chiude settima, ma mai nessuna come lei. Federica Pellegrini era già un mito, dopo la 5a finale olimpica consecutiva a Tokyo2020, è leggenda.

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Quinta finale consecutiva. A 33 anni. Nei 200 stile libero. Mai nessuna donna prima di Federica Pellegrini c’è riuscita. Ieri, esaurita l’euforia del 3° tempo che le ha garantito l’accesso alla “gara della vita”, è stato un susseguirsi di “il risultato non conta” , “la sua vittoria l’ha già avuta” e via dicendo. Bulshits. Stronzate.

Sì, perché è inutile nascondersi dietro a un dito. Tutti, dal primo all’ultimo, appassionati e non, sognavano di vedere la Divina con una medaglia al collo. Possibilmente d’oro, grazie. Solo di oro. E basta. È andata com’è andata. Settima, mai in gara, mai in grado di lottare per il podio, ma lei era, è, su un altro pianeta.

Ogni altro risultato avrebbe avuto il sapore amaro della sconfitta, anche per chi quella testa bionda col sorriso che abbaglia l’ha sempre e solo vista su qualche copertina e mai una volta con gli occhialini e la cuffia.

C’è gente che per assistere alla celebrazione del mito, all’incarnazione della leggenda, ha puntato la sveglia apposta alle 3:40 italiane. Un orario infame. Il resto, lo start, il tuffo in acqua, le bracciate, la vitata, la fatica, il resto dicevamo, è Storia. Con la esse maiuscola.

Immensa, unica, intramontabile, eterna, divina. Dea dell’olimpo. Federica Pellegrini. Nessuna come lei. Né prima, né dopo.

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